lunedì 20 febbraio 2017

Radio Monte Grappa: Gandolfini: “Inchiesta Iene interroga sul ruolo dell’Unar. Governo intervenga!”

“Siamo indignati e offesi di fronte alla notizia del finanziamento da parte dell’UNAR di un’associazione gay che organizza serate con sesso a pagamento, così come emergerebbe dall’inchiesta del programma ‘Le Iene’ che andrà in onda questa sera. È un fatto scandaloso ma che, purtroppo, non ci coglie di sorpresa: sono anni che denunciamo come nel nostro Paese sia in atto una strategia che vuole demolire quei valori morali su cui è stata costruita la nostra civiltà, cominciando dalla famiglia naturale. Già nel 2012 venne organizzato l’ignobile tentativo di introdurre l’educazione gender nelle scuole, con libretti costati 20mila euro, e che la nostra azione ha fermato”. Afferma Massimo Gandolfini, presidente del Comitato promotore del Family day.

“Chiediamo al Governo perché l’UNAR, nato per contrastare le discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica – e ce ne sarebbe tanto di lavoro da fare! – debba ficcare il naso in temi delicatissimi come l’educazione all’affettività e alla sessualità nella scuola, tema di competenza quasi assoluta della famiglia. Esortiamo il Governo ad annullare l’accreditamento alle 29 associazioni LGBTQ, cui venne affidato il compito di scrivere la strategia educativa a favore della cosiddetta identità di genere. Siamo convinti che il caso in questione è solo la punta visibile di un sommerso ove si pratica ogni tipo di prostituzione” prosegue Gandolfini.

“È colpevole e allarmante la superficialità con la quale si maneggia il denaro pubblico, questi 55mila euro si sommano ai 20mila già assegnati ai libretti gender, quando per il sostegno alla disabilità scolastica non sono mai sufficienti i fondi assegnati” aggiunge ancora Gandolfini.

“Facciamo un grande appello alle famiglie italiane: aiutateci a difendere i vostri Figli e la bellezza della loro innocenza, da chi ha programmi ed interessi, più o meno dichiarati, che mirano a distruggerla” conclude Gandolfini.


Roma, 19 febbraio 2017
Comitato Difendiamo i Nostri Figli







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