sabato 29 aprile 2017

Cappellano militare: Quella fame che si chiama desiderio

Credo che alla fine si tratti semplicemente di dirsi con onestà se ci interessi l'acqua calma o il porto, se scopo della nostra vita sia viaggiare ovunque oppure arrivare da qualche parte.

È sempre questione di quella fame che si chiama desiderio: meglio non mentire perché di fame si muore.


Don Carlo Pizzocaro






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Salmerìa 17.2017

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venerdì 28 aprile 2017

Cappellano militare: Il Pane del Re

Primo "passaggio" eucaristico (San Giovanni specifica che è "Pasqua"!): non fidarsi del "Re pane", ma mirare audacemente al "Pane del Re".

Ci va davvero poco ad illudersi, fino a ritrovarsi discepoli del nostro stesso bisogno esaudito, devoti della Grazia e dimentichi di Colui che per Grazia ha dato il Pane. 

Dio sfugge, scappa di fronte alle nostre idolatrie, perché non vuole essere confuso con nessuno e nemmeno vuole essere connivente alla nostra bugia: non sarà il pane a salvarci la vita, ma il Panettiere.


Don Carlo Pizzocaro






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giovedì 27 aprile 2017

Cappellano militare: Il mistero dell'abbondanza

A ben guardare, nella sovrabbondanza di doni che scaturiscono dalla Trinità, non si capisce a Chi appartenga cosa.

Pare quasi che ciascuno di loro, preso singolarmente, non abbia nulla da Se stesso, ma che in tutto dipenda dall'Altro. Forse, però, è proprio questo il mistero dell'abbondanza, il segreto della Vita: non avere qualcosa, ma essere di Qualcuno.

Senza appartenenza non c'è abbondanza, perché un quadro può anche essere un Caravaggio, ma avrà comunque bisogno di un chiodo da cui far dipendere tutta la propria bellezza.


Don Carlo Pizzocaro






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mercoledì 26 aprile 2017

Cappellano militare: Altare

In Cristo, Dio dà l'immagine del nuovo Sacerdozio: non perdere qualcosa per acquistare qualcos'altro, ma perdere se stessi perché l'altro possa essere ritrovato.

Ed è così che "i rocciosi altari dei templi" diventano memoria e Sacramento di qualcosa di ben più straordinario: ogni discepolo, in Cristo, è Altare, così ogni cosa che tocchi queste "sacre pietre" diventa offerta, acquista salvezza.

Nella messe sconfinata del mondo è Messa ovunque ci sia qualcuno disposto a riconoscersi sacerdote, facendosi Altare.


Don Carlo Pizzocaro






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martedì 25 aprile 2017

Cappellano militare: Il marchio di fabbrica

C'è un segno eloquente, un "marchio di fabbrica" che dice l'affidabilità del prodotto: è la somiglianza.

È degno di fiducia ciò che manifesta in modo chiaro il legame con la propria origine.

È il marketing del mondo, perché è l'aspettativa dell'uomo e dunque del Vangelo.

La via, allora, è lasciarsi "calcare" da Cristo: discepolo è chi si lascia "camminare" da LUI, Vangelo è chi si lascia "scrivere" da LUI.

Chi non ha somiglianza non è credibile e nemmeno credente.


Don Carlo Pizzocaro






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lunedì 24 aprile 2017

Cappellano militare: C'è ben più

Nicodèmo, pur vedendo (e ascoltando) molto di Gesù, non riesce a dire nulla più di questo: LUI è un Maestro.

Insufficiente, perché qui c'è ben più di un Maestro, qui c'è ben più che uno spettacolo da vedere: qui c'è un Dio che ti vuole guardare.

Non "che cosa vedo di Te", ma "che cosa vedi di me"; non "che cosa capisco di Te", ma "cosa dici di me". È uno sguardo diverso, perché "rinascere dall'alto" non significa guardare chissà che in alto, ma lasciarsi guardare in profondità dall'Alt(r)o.


Don Carlo Pizzocaro






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