Le scuole paritarie in Italia non sono solamente quelle di matrice cattolica, benché esse siano la maggioranza. Poiché lo sciopero è stato propugnato dalle presidenze nazionali dell'Usmi (Unione superiori maggiori d'Italia) e della Cism (Conferenza italiana superiori maggiori), e considerando anche il fatto che questo è un blog cattolico (nel senso più ampio, nobile e glorioso che si può dare a questo termine) noi faremo riferimento essenzialmente alle scuole paritarie cattoliche.
Lo sciopero è stato indetto perché nelle poche ed anche abbastanza sconclusionate (bonus monopattino docet) misure di sostegno all'economia del Governo Conte bis le scuole paritarie e le famiglie che vi mandano i propri figli non sono stati minimamente considerati.
Il grido è «senza aiuti si muore» e lo slogan dello sciopero è «#Noi siamo invisibili per questo governo» (che, nella maggior parte dei casi è diventato semplicemente #nonsiamoinvisibili poiché la prudenza umana spinge sempre a non disturbare il manovratore).
La verità, tuttavia, almeno a mio parere, è un’altra: le scuole cattoliche non sono invisibili, semplicemente sono inutili. E già mi immagino i rabbiosi fautori della parità scolastica reagire schiumando e dicendo «Inutili noi? Come!?»; «Allo Stato costerebbe di più gestire altre scuole!»; «Siamo 12564 scuole» e via di seguito.
Ma ribadisco: se foste semplicemente invisibili per lo Stato, vorrebbe dire che siete visibili per qualcun altro che, logicamente, potrebbe/dovervi aiutare. Ma se siete inutili, non vi aiuterà nessuno, né lo Stato né qualcun altro. Perché una cosa inutile si butta. Una invisibile, invece, dà comunque prova di esistere come avviene con l’anima che non si vede ma è forma del corpo.
Innanzitutto è doveroso dire che qualcun altro è la CEI e la Congregazione per l’Educazione Cattolica: è inutile invocare lo Stato se la Chiesa non si mostra Madre verso i suoi figli.
Ma c’è di più, ovvero la vostra colpa è quella di esservi parificati. A nessuno, infatti, interessa la vita autonoma delle scuole cattoliche perché, semplicemente, non sono tali se non di nome (e nella maggior parte dei casi questa definizione è assente o ormai desueta).
Quindi le scuole cattoliche, ribadisco, non sono invisibili ma semplicemente inutili poiché, come drammaticamente affermato da Cristo stesso, si tratta di un lume messo sotto il moggio (che, quindi, non illumina più la notte e le tenebre dell’errore) o di sale che ha perso sapore (e a cosa può servire se non ad essere gettato?)
Le scuole paritarie non sono perseguitate, semplicemente sono ignorate, come giustamente si ignorano le cose inutili. Tornando all'esempio precedente, anche i non credenti ed i negatori dell’esistenza dell’anima sono costretti ad ammettere malattie psichiche: anche se negassi che l’anima sia immortale, non è possibile negare che qualcosa di spirituale c’è poiché, ripeto, se ne vedono gli effetti (desideri, passioni, trascendenza naturale, etc).
La persecuzione avviene quando un nemico si accorge che i cristiani stanno cambiando (o hanno cambiato) la società e la mentalità oppure quando la Chiesa si propaga a scapito dei culti tradizionali o pagani. La persecuzione punta alla distruzione ed alla morte della Chiesa, non punta semplicemente a guadagnare i suoi spazi: questo, invero, è un semplice assorbimento che può passare anche per una lenta ma costante assimilazione. La persecuzione prevede un’autorità (religiosa, statuale, culturale, economica, etc) che vede nella Chiesa, nella sua dottrina ed in ogni singolo cristiano un nemico. Senza questi elementi non vi è persecuzione: è inutile utilizzare termini nobili ed elevati applicandoli a delle mere difficoltà.
Ma le scuole cattoliche (o, almeno, il grosso di esse: faccio un atto di fede confidando nella presenza di presidi, sacerdoti, suore, laici, personale ATA e docenti che ascoltano ancora il Magistero e la Voce dello Spirito Santo) sono assimilate fin da quando hanno richiesto ed ottenuto la parificazione: dunque, ripeto, lo Stato non vi reputa invisibili, bensì solamente inutili e da assorbire completamente nel sistema.
La persecuzione sarebbe altra cosa: potrebbe essere l’eliminazione dell'IRC, il divieto di preghiera all'inizio delle lezioni (una chimera ormai nella maggior parte delle stesse scuole), l’obbligo di consumare la carne tutti i venerdì nelle mense (ma siamo sicuri che già non avviene?), il divieto di studiare San Tommaso, etc. In breve: deve esserci una guerra, possibilmente dichiarata, con soldati dall'una e dall'altra parte.
Non erogare soldi che mai sono stati erogati non è persecuzione: è prosecuzione dell’assimilazione in vista dell’assorbimento. E farvi capire in tutti i modi che voi siete inutili. La persecuzione sarebbe scattata se le scuole cattoliche fossero dannose nei confronti di ciò che lo Stato Moderno persegue in tutti i modi: fagocitare ogni cosa e dominare l’uomo dalla culla alla bara. Ma le scuole cattoliche sono state assimilate/assorbite dallo Stato quindi non riescono a scalfire neanche l’unghia del dito mignolo del piede sinistro di quel mostro che è lo Stato.
Come si può essere cattolici ed accettare, ad esempio, che nei programmi Kant sia più importante di San Tommaso? Perché non si spiega Jospeh de Maistre? Perché si è accettato di fare più ore di inglese e matematica, come tutti, eliminando storia e geografia? Perché permettere il reclutamento di personale con l’abilitazione e non personalmente ovvero mettendo avanti l’importanza della fede personale e dell’apostolato che un povero aspirante docente cattolico, benché senza abilitazione, compie in Parrocchia? Perché non indagare seriamente sulla vita privata degli aspiranti docenti così da capire se quella che chiama fidanzata è veramente tale e non una compagna?
Volete fare veramente uno sciopero serio, ovvero cattolico? Rinunciate alla parificazione. Allora si che uscirete dall'assimilazione e lo Stato sarà costretto a porsi contro di voi: sarete il nemico e non semplicemente i fratelli più piccoli o i figli di un Dio minore.
Avete voluto la parificazione? Avete sbagliato, perché lo Stato per sua natura fagocita tutto. Insomma: conveniva la persecuzione. Conveniva avere gli esami ogni anno. Conveniva avere dei dirigenti statali che venivano a valutare, con fare persecutorio, la scuola. Conveniva essere ancorati al Diritto Canonico e, quindi, essere scuole pontificie o ecclesiastiche.
In 6 parole: conveniva essere cattolici e non paritari.
Sareste stati sale mentre ora non siete che una pietruzza smerigliata che lo Stato chiama sale, ma che sale non è.
Sareste stati luce mentre ora siete solamente una lampada elettrica senza batteria. Ma il problema non è la batteria: il problema è la lampadina che si è sfuocata.
Torneremo sulla scuola cattolica. Statene certi.
Il Cardinale del Sacco