mercoledì 3 gennaio 2018

Cinematografo dell'alpino: Star Wars Gli Ultimi Jedi: Cara Disney non ci siamo proprio



Spoiler Alert: questa recensione è molto spoilerosa e polemica. Se siete dei fanboy acritici, o non vi volete rovinare la sorpresa della pseudo-trama di questo film, il consiglio è di girare al largo e tornare a leggere dopo aver visto il film.

Ebbene sì, signori: Natale è arrivato, con lui è arrivato anche Episodio VIII ed è una tragedia. Episodio VII non era esattamente un capolavoro, ma aveva il compito di introdurre i nuovi personaggi, le nuove storyline, i nuovi schieramenti ecc. Soprattutto, lasciava aperte alcune domande che avrebbero dovuto accompagnare lo svolgimento della narrazione dei successivi episodi.

Bene, dopo due ore e mezzo di film (perché è questa la durata) non succede praticamente niente di notevole ai fini della trama (a parte due o tre cose, ma niente di esaustivo) e siamo punto e a capo con la storia rispetto alla fine di Episodio VII.

Analizzeremo per punti tutto quello che non torna, ma siamo aperti al confronto se qualcuno non è d'accordo con noi.

La trama

Qui la Disney ha dato il peggio di sé, riuscire a fare un film di due ore e mezzo senza evoluzione alcuna né dei personaggi né della storia è un'impresa ardua, ma ce l'hanno fatta. In pratica, i Ribelli scappano dal Primo Ordine, che li becca anche dopo il salto nell'iperspazio e li decima. I Ribelli poi scappano su un altro pianeta, ma vengono raggiunti anche lì e scappano di nuovo. La seconda fuga dei Ribelli viene propiziata dal sacrificio della nave ammiraglia dei Ribelli lanciata a velocità della luce contro la nave del Leader Supremo Snoke, che viene letteralmente fatta a pezzi nell'impatto. Il problema è che questa cosa poteva essere fatta almeno un'ora prima, ma così facendo avresti evitato l'inutile storiella di Finn e Rose (l'Assaltatore redento di etnia africana e la Ribelle di etnia asiatica). La loro storia inizia perché Poe Dameron deve far spegnere a loro due il tracciatore della nave di Snoke, e ha bisogno di mandarli a recuperare i codici che servono a tale scopo.

Tuttavia, il piano di Poe viene messo in atto solo perché il viceammiraglio con i capelli rosa (non stiamo scherzando, c'è davvero) non si fida di Poe e non vuole rivelargli il piano di fuga sul pianeta Crait. Non esiste nessun motivo per non rivelare il piano, ma tutto ciò è gravissimo: un comandante si permette di tenere all'oscuro uno degli ufficiali di punta della flotta, probabilmente solo perché le sta antipatico, e con questa mossa mette in pericolo tutti. Questo equivoco, che onestamente non si capisce se sia voluto o no, rende tutta la trama assolutamente stupida e senza senso.

Si può ancora dire che episodio 8 non risponde a nessuna delle domande provocate dal 7 e ne aggiunge altre; per questo sembra la sua II parte e non un vero e proprio capitolo successivo.

Luke Skywalker

Il Luke di questo film non è Luke Skywalker, punto. Dice e fa cose che l'originale non avrebbe mai neanche pensato. Vuole distruggere l'ordine Jedi e le sue tradizioni, dopo avergli dedicato tutta la vita. Ha pensato di uccidere il proprio nipote in maniera vigliacca solo sulla base di un sospetto, che poi non si è neanche rivelato tale (anzi, il Male si è scatenato proprio dopo quell'azione sconsiderata). È triste constatare tutto questo, dato che Luke Skywalker è l'archetipo dell'eroe occidentale bianco; è un puro di cuore che non ha mai ceduto al Male, lo ha rifiutato ed ha addirittura salvato il padre in virtù della sua purezza di cuore. Vederlo ridotto così fa piangere il cuore, soprattutto se si pensa alla distruzione della mitologia creata negli scorsi episodi: hanno ucciso Han Solo, Leia la faranno morire per cause di forza maggiore, Luke era già morto prima che morisse fisicamente. E la scena con Yoda provoca una domanda: perché solo Yoda? Non potevano apparire anche Obi-Wan Kenobi e il padre Anakyn? E soprattutto, perché quando Luke ha pensato di uccidere Ben Solo non è apparso il fantasma della Forza di Anakyn a sconsigliarlo?

Dispiace altresì notare come gli autori del film abbiano perso l’opportunità di far comprendere il significato della scena più profonda del film; quella in cui Yoda spiega a Luke l'importanza del fallimento e della tradizione per i veri maestri. Persa perché hanno fatto apparire lo stesso Yoda fortemente iconoclasta e Luke assimilabile ad un novello Martin Lutero (molto distruttivo verso il Cattolicesimo) o ad un rivoluzionario francese o russo (che hanno distrutto la Monarchia), dal momento che entrambi "hanno collaborato" per distruggere l'albero contenente i libri della tradizione Jedi. Alla fine si scoprirà che non è così, perché i libri saranno custoditi dall’autodidatta Rey. Intanto, la confusione ha fatto perdere il pregevole significato della lezione: "non educano i superuomini ma quelli in grado di ‘cadere e rialzarsi’; la tradizione religiosa della forza è qualcosa di più di semplici libri, pur essendo questi sempre importanti.

E niente, questa è la storia di come rischiano di distruggere Luke Skywalker e tutta la mitologia di Lucas.

Rey

Rey può tutto. Non si sa perché, non si sa come, ma lei è più forte di tutto e tutti. La prima volta che prende in mano una spada laser batte agilmente un Lord Sith, la prima volta che sale sul Millennium Falcon lo pilota meglio di Han Solo, non si è mai allenata con la Forza e solleva massi e altri oggetti come se fossero piume. È talmente perfetta da essere noiosa, visto che è pure notevolmente bella. Il personaggio non evolve perché può già qualunque cosa, e non si capisce cosa dovrebbe insegnarle Luke, visto che è fortissima.

Che altro dire? Ah sì, non sappiamo ancora assolutamente niente delle sue origini, a parte una cosa detta da Kylo Ren, che potrebbe pure essere falsa.

Kylo Ren

È l'unico personaggio con uno scopo, ed è molto meno banale di quanto era apparso in Episodio VII. Il suo scopo è confuso, a tratti un “sessantottino” che prova a distruggere ciò che considera passato: Sith e Jedi; ma perlomeno esiste e potremo vedere (si spera) cosa vuole realmente combinare nei prossimi episodi.

Snoke

Finalmente avevamo un cattivissimo figo, dalle origini misteriose, fortissimo, e che ti combinano? Lo fanno morire con un trucchetto di terz'ordine, che non è neanche credibile viste le forze in campo in quel momento. Snoke è talmente forte da manipolare la connessione astrale tra Ren e Rey, da farli comportare come vuole lui, e non riesce ad accorgersi che Ren sta girando la spada laser accanto a lui per dividerlo in due? Ma per piacere. Lanciamo un’ipotesi: non è morto, e ha fregato tutti con un ologramma simile a quello che utilizza Luke nel finale (un ologramma più forte, che rende realistica la morte con l'ustione della spada laser). Magari salta nuovamente fuori nei prossimi episodi, e magari ci spiegano chi è e come ha fatto a portare Ren al Lato Oscuro, visto che non sembrava essere fisicamente nei paraggi all'epoca della scuola di Luke.

Finn e Rose

Personaggi inutili e noiosi, che si ritrovano a fare cose inutili e noiose, per buona parte del film. Finn ha poi uno slancio eroico vero, tentando di immolarsi per distruggere il cannone del Primo Ordine. Lei però lo colpisce e lo devia dalla traiettoria, vanificando il suo sforzo e facendo perforare la porta della base Ribelle. Per favore toglieteceli dalla vista.

Poe Dameron

Non si può non provare simpatia per il poveretto, sebbene appaia come uno sbruffone yankee e venga impiegato nella scena iniziale per uno sketch alla “Balle Spaziali”, a discapito di epicità e drammaticità (seguiranno altri casi di ironia inserita al momento sbagliato). È il miglior pilota della flotta Ribelle e viene degradato, e la femminista coi capelli rosa lo tratta come un bambino indisciplinato. In realtà è l'unico membro con un pizzico di sale in zucca nella Ribellione, ma siccome è l'unico maschio bianco della comitiva è ovviamente tutta colpa sua, di tutto quello che succede. Speriamo che con la morte di tutti i leader della Ribellione diventi lui il capo, ma probabilmente lo faranno diventare gay o qualcosa del genere. SALVATE IL SOLDATO DAMERON!

Leia

A lei va il premio “Scena più senza senso dell'intera saga, anche degli episodi che verranno”. L'unico punto in cui agisce è la famosa scena dove vola nello spazio senza ossigeno. Non si sa come fa, ma come Rey, essendo donna, è potentissima per definizione. Abituatevi. L’unica donna a cui va male tutto è il capitano Phasma: forse perché con l’armatura che indossa sembra un uomo; si spera torni, altrimenti diventerà il personaggio più inutile della saga.

Astronavi come furgoni dell'ISIS

Ci stiamo riferendo all'ammiraglia dei Ribelli lanciata alla velocità del salto nell'iperspazio verso l'astronave di Snoke. Come mai questa genialata è venuta in mente solo adesso, mentre contro le varie Morti Nere era necessario trovare il buchetto dove sparare? Non si poteva lanciare contro di esse degli incrociatori enormi guidati da remoto o da robot?

Disney

Ti fa pensare che la nuova trilogia in realtà non sia ancora incominciata; anzi, che essa non sia il vero centro del brand SW ma i progetti della Disney stessa: molto complessi e ambiziosi, i quali porteranno la nuova trilogia ad essere parte di un programma più ampio, allo scopo di conquistare, senza pietà, il mercato cinematografico e commerciale. Tutto questo potrebbe essere confermato dalle tante domande senza risposta, dall’ecatombe dei personaggi “storici”: in primis gli Skywalker, dagli episodi X XI e XII già promessi e gli spin-off in arrivo...

Nel mentre si è comprata pure la Fox: è il vero impero galattico, non quello di SW.

Il viceammiraglio Studi Di Genere mentre indottrina la Ribellione

Possiamo dire, senza troppi patemi, che questo film è probabilmente uno dei film più anti-maschio bianco occidentale che siano stati prodotti negli ultimi anni da Hollyweird (sì, è voluto).

La composizione dei due eserciti rispecchia la guerra dei generi aizzata dal femminismo radicale:

- il Primo Ordine è composto da uomini e donne di ogni etnia ma è interamente guidato da maschi bianchi arrabbiati, ma non solo; maschi arrabbiati di tutte le età, Ren è l'arrabbiato giovane, Hux l'arrabbiato quarantenne e Snoke l'arrabbiato vecchio. Sono cattivissimi e senza sentimenti, perché prendono le decisioni razionalmente, a differenza dei buoni;

- i Ribelli sono un circo Barnum di minoranze varie; cinesi, afro-americani, alieni vari, donne bianche e non di tutte le età. Non c'è un singolo frame dove, inquadrando il ponte di comando dell'astronave ammiraglia dei ribelli, non ci siano donne (le quali sembrano professoresse delle superiori) e minoranze. Inoltre, quegli accidenti di capelli rosa sono troppo emblematici.

A conferma di questo conflitto di stereotipi, è emblematico lo scontro tra Poe e capelli rosa; lei lo tratta come un bambino indisciplinato da rieducare a propaganda femminista e alla fine, pur sbagliando tutto e dimostrandosi una incompetente totale, fa pure la figura dell'eroe e fa sembrare Poe uno stupido (in realtà sembrava l'unico a preoccuparsi del casino che stava succedendo).

Un altro problema di questo film è la figura di Luke, come già detto. La scena confusionaria dell'incendio è la trasposizione dell'odio verso se stessi di cui sembra vittima la civiltà occidentale in questi ultimi decenni. Ma non solo, nel momento in cui Luke sembra avere un ripensamento su ciò che sta facendo, uno più anziano di lui (che dovrebbe essere più saggio) brucia tutto con una battuta il cui significato può essere riassunto in: “Massì, macchettefrega, tanto c'è la giovincella che non ha mai studiato che è più ganza di noi e fa già tutto meglio di noi vecchiacci bacchettoni. Allora sputiamo su tutta la nostra tradizione, e bruciamo tutto!”.

Dateci pure dei bigotti bacchettoni preconciliari, ma questo è lo spirito che ha animato molti prelati nel post-Concilio Vaticano II, gli illuministi nel Settecento, i bolscevichi in Russia, i khmer rossi in Cambogia, ecc.

Ovviamente, tutto questo sottotesto politico è sottinteso e non esplicitato; è tutto impacchettato per venderlo ai bambini o comunque ai giovani, e l'impatto sul pensiero non è immediato, ma va valutato sui prossimi vent'anni.

Pensateci bene: siamo cresciuti guardando Star Wars, anche se è un film (come nel caso di chi scrive) uscito almeno 10 anni prima che molti di noi nascessero. Volenti o nolenti, il nostro modo di pensare è stato influenzato dall'immaginario hollywoodiano, e Star Wars è uno dei prodotti di punta di quell'ambiente, pensato apposta per i ragazzini, e apprezzato pure dai genitori perché moralmente accettabile e senza volgarità.

In pratica, con film come questo, si mettono le basi per operare un brainwashing politico e culturale sulle generazioni che verranno.

L'unica speranza per vedere qualcosa di diverso nei prossimi film è che il botteghino e le critiche della fanbase abbiano un effetto sugli sceneggiatori e sul regista, e li costringano a ritornare allo spirito originale della saga (che era completamente diverso da questo, non contemplava il femminismo e celebrava i “ruoli tradizionali di genere”).

In ogni caso, la genesi e la recezione dell'opera seguono un trend ormai diffuso nell'industria dell'intrattenimento occidentale: i creatori si preoccupano di inserire la giustizia sociale nelle loro opere, trascurano tutto il resto e creano degli autentici troiai che vengono distrutti dai fan (se non ci credete, cercate su Google “Mass Effect: Andromeda” e vedrete a cosa ci stiamo riferendo).

Al contrario, chi rimane fedele allo spirito originale delle opere che ha creato, viene premiato dal pubblico: è il caso di Dragon Ball Super, che è rimasto fedele allo spirito di Dragon Ball Z. Se vogliamo metterla sul razziale, i personaggi di Dragon Ball sono praticamente tutti bianchi, a parte le varie razze aliene. Nessuno si è mai sognato di inserire propaganda antirazzista in Dragon Ball, e nessuno ha mai avuto niente da ridire in proposito.

Quindi, cari sceneggiatori di Hollywood, la ricetta da seguire è: meno giustizia sociale, più aderenza al canone. Meno politica, più fantasy e divertimento stellare!


Darth Gender
Daniele Barale

Rara fotografia che immortala un fan sconsolato all'uscita dalla sala cinematografica






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Congedo con onore: Marco Masini: Cenerentola Innamorata







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