Questa la vera drammaticità della lotta contro il peccato, che, si attacca alla nostra carne attraverso la forza travolgente del fascino.
Eliminare il peccato non è questione di buoni propositi, ma è un versare sangue e piangere dolore: il peccato si vince solo con il sacrificio, sapendo bruciare qualcosa di mio, finché ne rimanga solo cenere.
Chi non brucia non lotta, chi non versa sangue non sopravvive, chi non piange non vince.
Chissà se i confessionali smetteranno di essere luogo di sedute psicologiche e torneranno ad essere campo di battaglia, così da trovarvi non un centro benessere ma la porta della Salvezza.
Don Carlo Pizzocaro
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