Quali risposte avranno offerto alla domanda straziante di un padre?
Quali mezzi avranno approntato per curare il male che assedia la sua vittima?
Certamente cose belle e sante, ma insufficienti.
Gesù è meno fantasioso di loro nel presentare la cura, ma certamente più audace. LUI porta la domanda fondamentale e fondamentalmente scomoda: «Ma tu ci credi?».
La guarigione è arte del mendicare la Fede, non del recitare formule. «Credo; aiuta la mia incredulità!»: qui sta tutta la vita e la missione del discepolo, tutto il resto è roba da spacciatori di formule in cui nessuno crede più, forse nemmeno noi.
«Ma tu ci credi?»
Don Carlo Pizzocaro
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