Come un ginocchio sbucciato che chiede un cerotto: non è la guarigione, ma la condizione per arrivarci.
Il cerotto è testimone di pazienza, perché la guarigione costa tempo e sofferenza, ma merita fiducia.
Il cerotto è segno di speranza, rimando a quel "domani" in cui potrà scivolare via, perché la sua missione sarà finita.
Ogni uomo ha una ferita in cui chiede di essere incontrato da Colui che solo possa guarirlo: tu ricorda di essere per lui un semplice cerotto, con pazienza e speranza.
Don Carlo Pizzocaro
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