venerdì 18 dicembre 2020

III giorno della Novena di Natale



San Giuseppe accetta la maternità divina di Maria SS., Spello,
 Chiesa di Sant'Andrea, Affresco di Dono Doni, 1565




18 dicembre - terzo flash della Novena di Natale - "O ADONAI...", a cura di don Fabio Rosini:




Meditazione tratta da Dieci minuti a Dio, Y. D'Isné

"Giuseppe partì per dare il nome insieme a Maria" (San Luca, II, 4).


Maria, recandosi a Betlemme, cioè dove la chiama la volontà di Dio, - in mezzo al tumulto delle folle o nella via solitaria - è il modello del nostro ringraziamento dopo la Comunione. Come Maria, noi portiamo il Signore; sia che attraversiamo le strade popolate o i sentieri silenziosi, noi portiamo nei nostri cuori il grande Sconosciuto. Abbiamo il sentimento dell'onore ch'Egli ci fa, cerchiamo che la nostra mente e il nostro cuore restino fedelmente uniti, durante tutto il giorno, all'Ospite divino che ci ha chiesto asilo; e poi, andiamo dove la volontà ci chiama, andiamo senza temere; siamo noi che lo portiamo, ma è Lui che ci conduce. Ah! essa ci invita tutti a Betlemme, all'abbandono, alla rinunzia, all'umiltà, alla dimenticanza di noi stessi, per trovare solo Gesù! Come la Vergine Maria, siamo raccolti e silenziosi, cerchiamo di passare inosservati. Tutte le preoccupazioni di Giuseppe e di Maria erano solo per Gesù, abbandonando a Dio la cura di tutto il resto.

E noi? perfino ai piedi dell'altare portiamo i nostri pensieri vani, i nostri futili desideri, le nostre egoistiche aspirazioni.

O mio Dio! rifammi. Concedimi di comprendere che io sono quaggiù per servire te, te, mio sovrano Padrone; io sono tuo bene, tua opera, tua proprietà e il tuo servizio fa tutta la mia grandezza. Voglio, mio Dio, come diceva Santa Teresa, voglio occuparmi dei tuoi affari, tu occupati dei miei. Te li affido.












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