Venerdì 19 agosto, il giorno dell’apertura dei padiglioni fieristici che ospitano il Meeting di Rimini per l’Amicizia fra i Popoli, secondo una impiegata dello stand della casa editrice Shalom, intervistata da Repubblica, veniva nascosta la statua della Madonna e rimosse le immagini religiose appese nello stand. La richiesta di rimuovere i simboli religiosi sarebbe arrivata appena prima dell’arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, poi passato di fronte allo stand collocato all’ingresso principale della fiera. La casa editrice ha smentito, mentre la direzione del Meeting ha negato la propria responsabilità nell’aver richiesto la rimozione della statua. Resta il fatto che l'impiegata è scomparsa e né la statua né le immagini sacre sono state rimesse al loro posto (il video di Repubblica mostra chiaramente la Madonna, poi scomparsa, in un angolo) e che nessuno ha invitato a ricollocarla dov'era.
Chiediamo dunque preghiera e sacrifici perché si rinnovi l’amore alla verità indebolito dalle luci del potere, che in cambio di qualche briciola ottiene la progressiva scomparsa di una Chiesa fedele alla tradizione. Il nascondere la Madonna è infatti simbolo della sempre più frequente messa da parte della ragione per cui Cl esiste e quindi della sua debolezza: l’affermazione del fatto di Cristo e delle sue conseguenze scandalose nella società entrato nel mondo proprio grazie al "sì" di Sua madre. In mezzo alla grande positività di molte mostre e testimoni (anche se spesso non compresi come padre Rebwar di Aiuto Alla Chiesa che Soffre, contestato per le sue posizioni sull'Isis) presenti al Meeting di Rimini, si assiste al rinnegamento di cui l'episodio è emblematico. Un rinnegamento che è la causa di tutti i conseguenti tentennamenti (vedi posizioni sulle unioni civili e sull’islam), le mezze verità (vedi mostra sull’immigrazione in cui si dice che gli immigrati sono nell’80 per cento cristiani e il 20 di altre fedi, omettendo il fenomeno dell’immigrazione clandestina) le bugie (la politica è solo compromesso, vedi mostra sulla storia della Repubblica) e i tradimenti (nel 2000 Cl ha lottato per una riforma costituzionale in senso sussidiario opposta a quella attuale, oggi valorizzata da più voci interne alla kermesse sebbene si sostenga che Cl non prende posizione in merito) offerti al popolo del Meeting.
A questa lontananza e timore del giudizio controcorrente di Cristo, troppo spesso affermato come un pensiero disincarnato, che affievolisce l’impeto missionario, la libertà e quindi l'amicizia e la letizia, a questo piattume che genera formalismo e stanca, si deve rispondere innanzitutto tornando alla fonte del giudizio nuovo sul mondo, all'incarnazione attraverso Maria. Perciò, mentre Le chiediamo perdono per i nostri tradimenti, domandiamo il suo "sì" incondizionato a Cristo, affinché Egli si comunichi attraverso il Suo corpo storico, la Chiesa portatrice della verità nella tradizione.
Come disse all’inizio degli anni Novanta lo stesso don Luigi Giussani agli universitari: “Pregate, pregate la Madonna di Loreto, fate il pellegrinaggio. Grazie! All’atteggiamento irrazionale dell’uomo può supplire soltanto il miracolo di Dio”. E ancora parlando della lontananza di Cristo dal cuore (esercizi della Fraternità, 1982): "Alla demoralizzazione la nostra compagnia deve sostituire un aiuto affinché la nostra vita porti, nel tempo e nello spazio, la speranza... La speranza è una idea dominante, un sentimento - se volete - dominante più di tutti gli altri, che attraversa tutti gli altri, che qualifica tutti gli altri: «A Dio nulla è impossibile»; non al Dio dei nostri pensieri, ripeto, ma al Dio che si è reso uomo, al Dio vivente che si è reso presenza tra di noi...Com’è bambino, povero di spirito, questo grande maestro dello spirito, la grande figura della storia cristiana dei primissimi secoli che è Efrem il Siro!...: «Ecco che la mia vita declina di giorno in giorno e crescono i miei peccati. O Signore, Dio delle anime e dei corpi, Tu conosci la mia debolezza. Concedimi, Signore, la Tua forza, sostienimi nella mia miseria […]. O Signore, non disdegnare la mia preghiera […] e conservami la Tua benevolenza fino alla fine».
Ricordando l’amore per la Vergine, attraverso cui Dio si fa continuamente carne, del fondatore di Comunione e Liberazione, esperienza da cui la kermesse prende origine, invitiamo alla recita del Rosario e all'offerta di sacrifici in riparazione dei fatti accaduti. E domandiamo la conversione del cuore con la preghiera di Efrem il Siro, affinché il movimento torni alle sue origini riaffermando la propria identità, anche quando ciò significhi derisione, rifiuto o persecuzione da parte del mondo.
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