Questo testo fa parte di "La politica, per chi, per cosa", supplemento a "il Sabato" n. 22 del 30 maggio 1987, p.73
Luigi Sturzo da «L'appello al paese»
«Ad uno stato accentratore, tendente a limitare e regolare ogni potere organico e ogni attività civica e individuale, vogliamo sul terreno costituzionale sostituire uno stato veramente popolare che riconosca i limiti della sua attività, che rispetti i nuclei e gli organismi naturali — la famiglia, le classi i comuni, — e che rispetti la personalità individuale e incoraggi le iniziative private.
Questo ideale di libertà non tende a disorganizzare lo stato ma è essenzialmente organico nei rinnovamento delle energie e delle attività che debbono trovare al centro la coordinazione, la valorizzazione la difesa e lo sviluppo progressivo. Energie che debbono comporsi a nuclei vitali, che potranno formare o modificare le correnti disgregatrici».
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