“La giustificazione adottata della necessità di riconoscere alle unioni civili diritti essenziali è falsa e destituita di ogni fondamento – prosegue Gandolfini - Il vigente Codice Civile già riconosce diritti civili di convivenza e di mutuo soccorso, senza ricorrere a derive di simil-matrimonio pericolosissime per i bambini”.
“La coraggiosa battaglia dei ‘Parlamentari per la Famiglia’ si scontra con il muro ideologico di chi ha già deciso di non ascoltare le istanze del popolo italiano, espresse in Piazza S. Giovanni ed al Circo Massimo, scegliendo di servire rivendicazioni lobbistiche che aprono la strada a pratiche che offendono il diritto dei bimbi di avere una madre ed un padre. È in atto una vera strategia di impoverimento morale della società: dopo le unioni civili, sono già alle porte l’eutanasia, la liberalizzazione delle droghe, il divorzio express … Ce ne ricorderemo!”, conclude Massimo Gandolfini.
Roma, 18 aprile 2016
Comitato Difendiamo i Nostri figli
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