Nel documento si spiegava la precipitosa trasformazione della mentalità sessuale a partire dallo scorretto rapporto tra uomo e donna che, in nome di una tendenziosa emancipazione femminile, scatena da un lato una pericolosa rivalità tra i sessi e dall'altro l'assurda determinazione a cancellarne le differenze...
È una tendenza sociale che si sta radicando e produce conseguenze dirompenti nella vita personale e familiare.
A livello educativo la banalizzazione della sessualità è sollecitata fin dall'infanzia, lasciandola ad intendere come un'occasione per il proprio piacere... Questo produce un «cinismo etico» che inclina e stimola al male, al «mordi e fuggi» di chi fa uso del sesso e poi se ne va senza accoglierne le conseguenti responsabilità.
La generazione preadolescenziale, fino a ieri salvaguardata dal calore educativo della famiglia, oggi è già coinvolta in questa morale immorale...
In secondo luogo tale costume - continua la lettera voluta dal Papa - volendo evitare la supremazia dell'uno o dell'altro sesso, tende a cancellarne le differenze (considerate come semplici effetti di un condizionamento storico e culturale), e mette in questione la stessa esistenza della famiglia come nucleo naturale della società umana composto dal trinomio di padre, madre e figli. Tutto questo promuove l'equiparazione dell'omosessualità all'eterosessualità, producendo un modello nuovo di sessualità polimorfa. Siffatta «promozione» è confermata a livello europeo con una legiferazione inaccettabile fino al punto che un ministro è stato espulso dal Consiglio d'Europa solo per le sue «tradizionali» convinzioni etiche personali... mentre un altro ministro, condannato per pedofilia, conserva onoratamente il suo scranno!
Pensa: nella penisola iberica, dove l'istituto del matrimonio è esteso alle coppie omosessuali, dal Codice civile spagnolo sono stati depennati i termini marito e moglie e sostituiti da quello universale di coniuge.
È chiaro che questo modello di vivere è e sarà inaccettabile per i cristiani, ma lo respingono pure l'ebreo e il musulmano... Anche il laico di senno lo rigetta senza esitazione.
È ovvio che dinanzi a queste correnti di pensiero l'insegnamento della Chiesa, illuminata dalla fede in Gesù Cristo, deve intervenne perché è chiamata in causa dalla minacciata distruzione di quella radice umana fondamentale che è la famiglia.
Caro ragazzo e ragazza carissima, affidandoti queste pagine, ho chiesto al Signore, nella preghiera più intensa che mi è riuscita, che tu possa capire, a dispetto della dissennata mentalità laicista, che «il maschile e il femminile appartengono alla creazione e sono quindi destinati a perdurare oltre il tempo presente» e che «nell'Amore umanissimo che celebra la bellezza dei corpi si esprime lo stesso Amore divino che permea tutta la creazione!».
La cultura nella quale si è immersi, «considerando Dio come nemico..., fa sì che la relazione uomo e donna sia la prima ad essere pervertita».
Salvati da questa disgraziata mentalità che conduce alla rovina! Non inglobarti in questa generazione perversa e nichilista: resta fuori, resta forte!
Buona lettura!
Dimenticavo di dirti che a conclusione di ogni capitolo troverai diverse note esplicative richiamate dal numerino dopo la parola o del concetto da spiegare. Si trattari un piccolo glossario fatto per aiutarti a comprendere termini un po' complessi.
Troverai anche uno «stimolo» simile a quello che il Libro del Deuteronomio rivolgeva all'Israelita credente: «Ascolta, Israele!». Poiché è rivolto a te e sarà tratto dalla stupenda lettera di papa Benedetto XVI dedicata all'amore (Dio è Amore), esso sarà intitolato «Ascolta, ragazzo!».
Ascolta, ragazzo!
«Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze» (Dt 6,4-5). Gesù ha unito, facendone un unico precetto, il comandamento dell'amore di Dio con quello dell'amore del prossimo, contenuto nel Libro del Levitico: «Amerai il tuo prossimo come te stesso» (19,18,fr. Mc 12,29-31). Siccome Dio ci ha amati per primo (cfr. I Go 4,10), l'amore adesso non è più solo un «comandamento», ma è la risposta al dono dell'amore col quale Dio ci viene incontro.
Benedetto XVI, Enciclica Dio è Amore, n.2
Tratto da "Ti amo. La sessualità raccontata agli adolescenti" di Paolo Gariglio
pag 14 - 17
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