domenica 5 giugno 2016

Lettera dal fronte: Votare informati

Pubblichiamo una riflessone sulle elezioni amministrative che si stanno svolgendo in queste ore, riflessione che noi curatori del Blog sottoscriviamo pienamente.

“L'impegno del cristiano nel mondo in duemila anni di storia si è espresso seguendo percorsi diversi. Uno è stato attuato nella partecipazione all'azione politica: i cristiani, affermava uno scrittore ecclesiastico dei primi secoli, «partecipano alla vita pubblica come cittadini». […] Mediante l'adempimento dei comuni doveri civili, guidati dalla coscienza cristiana, in conformità ai valori che con essa sono congruenti, i fedeli laici svolgono anche il compito loro proprio di animare cristianamente l'ordine temporale, rispettandone la natura e la legittima autonomia, e cooperando con altri cittadini secondo la specifica competenza e sotto la propria responsabilità. Conseguenza di questo fondamentale insegnamento del Concilio Vaticano II è che «i fedeli laici non possono affatto abdicare alla partecipazione alla “politica”, ossia alla molteplice e varia azione economica, sociale, legislativa, amministrativa e culturale destinata a promuovere organicamente e istituzionalmente il bene comune», che comprende la promozione e la difesa di beni, quali l'ordine pubblico e la pace, la libertà e l'uguaglianza, il rispetto della vita umana e dell'ambiente, la giustizia, la solidarietà, ecc.” (Da Nota Dottrinale circa alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica, Congregazione per la Dottrina della Fede).

Da poche ore si stanno svolgendo le elezioni amministrative; e molto probabilmente in diversi comuni, tra cui Torino, si tornerà a votare a causa del ballottaggio. Noi come cattolici ci troveremo a scegliere tra diversi schieramenti e diversi candidati di confessione cattolica. Come non rimanere spiazzati davanti a questa scelta?

Cominciando dal programma. Spulciando i programmi elettorali è facile identificare i punti contrari alla ragione e quindi alla fede: qual è la posizione del partito/lista rispetto a...?
  • Difesa della vita, dal concepimento fino alla morte naturale.
  • Difesa della famiglia come unica e vera cellula fondamentale della società.
  • Difesa della libertà di educazione e della scelta veramente libera della scuola per i figli.
  • Accoglienza del diverso senza cancellare l'identità originaria della comunità.
  • Difesa del patrimonio culturale e sociale della comunità.
Già questo basterebbe a selezionare pochi nomi. Di questi, per fare una scelta veramente adeguata, occorre verificare l'idoneità effettiva a portare avanti un programma pur con le difficoltà del mondo di oggi. In particolare:
  • Il candidato come si è espresso in precedenza (possibilmente pubblicamente) rispetto ai temi di cui sopra?
  • Come si è effettivamente comportato in tali ambiti? Ha detto una cosa e ne ha fatta un'altra?
  • Come ha scelto i suoi futuri collaboratori? È stato spinto “dall'alto” o ha fatto scelte pubblicamente rischiose ma in realtà decisive sui temi fondamentali?
  • È disposto a fare scelte forti come l'obiezione di coscienza o rinunciare al mandato per difendere i propri valori?
  • Ha la possibilità, come coalizione, di sostenere le sue scelte etiche?
Perché è così importante il lavoro su questi temi rispetto al programma “pratico”? Perché è indicativo di come verrà indirizzato il lavoro: una coalizione che abbia al centro questi temi non può non avere al centro l'uomo anche nelle questioni più prettamente economiche o strutturali. D'altra parte, la strada da perseguire per un'economia efficace e un sistema tecnicamente funzionante non è unica, e dipende molto dai cittadini. Noi siamo convinti che occorra partire da uno sguardo pienamente cristiano per poter tenere conto anche dei fattori manageriali, prediligendo l'uomo al bilancio, la persona. L'efficienza lasciamola alle macchine: l'uomo torni ad amare l'umano.


Dall'esperienza maturata in Comunione e Liberazione

Matteo Sanvito

Matteo Poggiali

Leonardo Bisica

Letizia Donati






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