"Già con arroganza si era sottratto il testo del DDL Cirinnà alla Commissione Giustizia, violando l'art. 72 della Costituzione, e ora si aggiunge la beffa dell'imbavagliare ogni voce di dissenso, ponendo la questione di fiducia. Come se non bastasse, si ha la malafede di affermare che si tratta di un provvedimento urgente, richiesto con forza dalla Nazione e che non equipara le unioni civili alla famiglia".
Il nostro totale disappunto ci conferma nel giudizio politico negativo circa le forze e gli uomini che lo sostengono.
Un estremo appello alla coscienza dei parlamentari chiamati al voto: non si forza cosi la democrazia, negando ogni tipo di dialogo e di confronto: la strada delle bugie alla lunga non pagherà - conclude Gandolfini - Ce ne ricorderemo!"
Roma, 25 febbraio 2016
Comitato Difendiamo i Nastri Figli
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