In questo periodo si parla molto di modalità dello Stato di reperimento delle risorse, soprattutto di "vie europee" e di "vie nazionali" (quindi emissione di debito pubblico).
Esiste però un'altra via, che dovrebbe essere la vera via, la tassazione.
Visto che nel primo quadrimestre 2020 la diminuzione delle entrate è stata pari a 13.959 milioni di euro, il 7,4% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 e che sono disponibili i valori di debito emesso, ho pensato di confrontare le "due vie" in cui lo Stato può recuperare risorse per vedere quanta quota parte della spesa stiamo pagando e quanta ne lasciamo da pagare.
Per il 2020 attualmente la situazione è: (maggio non riporta entrate fiscali perché non sono ancora stati pubblicati i dati).
Quindi, con un calcolo non troppo complesso, si può vedere che per ogni € recuperato tramite la tassazione a gennaio è stato necessario indebitarsi di altri 0,93€, a febbraio 0,83€, a marzo 1,16€ e ad aprile 1,77€.
Visto che questi valori sono sicuramente inquinati dalla condizione difficile in cui ci troviamo ho fatto lo stesso lavoro per il 2019:
che in realtà non sembra molto diversa, avendo un valore medio di aggiunta ad ogni € recuperato tramite tasse altri 0,82€ tramite indebitamento.
A questo punto volevo un trend, ho preso i dati dal 2002 al 2019:
e, a parte un quasi costante aumento delle tasse, non ci sono particolari andamenti da notare; la quantità di indebitamento necessario per mandare avanti la baracca è sostanzialmente costante. Ripetendo il calcolo già fatto esce fuori che dal 2002 al 2019 per ogni € raccolto in tasse è stato necessario raccoglierne altri 0,997.
Se ci si riflette un attimo è come se una persona che guadagna 1000€ al mese si faccia prestare altri 997€ ogni mese per mantenere il suo stile di vita, credo che chiunque non lo giudicherebbe come un atteggiamento sano e sostenibile nel tempo.
Per le fonti rimando a: risultati aste dei titoli di Stato e entrate tributarie.
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