mercoledì 24 gennaio 2018

Obice: Per festeggiare San Francesco di Sales

Particolare della chiesa di San Francesco di Sales, Valdocco, Torino

Oggi si ricorda san Francesco di Sales (1567-1622), patrono dei giornalisti, la storia ci dice che egli proveniva dalla nobiltà sabauda, studiò giurisprudenza a Parigi e a Padova, e scelse di diventare sacerdote. Scelta benedetta dal Signore per mezzo degli ineguagliabili doni che tale benedizione procurò lui e alle persone del suo tempo, e oltre, che ad egli si rivolgevano/rivolgono.

Perciò, la sua attività ministeriale, svoltasi in un territorio prevalentemente calvinista, si distinse per fervore e zelo instancabile, tanto da meritare all'età di 32 anni la nomina a coadiutore del vescovo di Ginevra, a cui successe nella guida della diocesi (1602-1622).

Fu uno dei più attivi protagonisti della risorgenza tridentina. Si oppose agli errori diffusi dagli eretici protestanti con carità e umiltà. Oltre a 30.000 lettere, scrisse opere straordinarie quali l'introduzione alla vita devota o Filotea, il Trattato dell'amore di Dio; tutti accomunati da un linguaggio dolce, semplice e allo stesso tempo elegante, coinvolgente e ricco d'immagini. In questo modo insegnò che il cammino di perfezionamento spirituale era alla portata di tutti, non solo dei consacrati o dei sacerdoti. Con santa Giovanna Francesca Frémyot, baronessa di Chantal, avviò un istituto femminile, con fini assistenziali, per accogliere anche vedove e malate; successivamente divenne l'ordine claustrale, ancora oggi esistente, della Visitazione di Santa Maria, o popolarmente delle Visitandine.

Ricco di genio e inventiva, anticipò di tre secoli la nascita dei giornali stampati. Per fare una corretta informazione/formazione religiosa e compiere una sana dissidenza contro le menzogne del tempo, realizzò i "fogli volanti", i quali venivano affissi sui muri e consegnati direttamente a casa dei fedeli. Non a caso, il 26 gennaio 1923, Papa Pio XI proclamò Francesco di Sales patrono di «tutti quei cattolici, che con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti illustrano, promuovono e difendono la cristiana dottrina» (Enc. Rerum omnium).

Dunque, San Francesco di Sales spinge tutti, in primis i cattolici che si occupano di giornalismo e comunicazione, a vivere - parafrasando le parole usate un mese fa da Papa Francesco durante l'incontro con una delegazione dell’Unione Stampa Periodica Italiana e della Federazione Italiana Settimanali Cattolici e quelle recenti di Don Cassazza, Consulente ecclesiastico piemontese dell’Unione Cattolica Stampa Italiana - il mestiere del comunicatore come missione per portare nel mondo di oggi luce; nel nome di Gesù, con la sua tenerezza di Bambino e la sua forza di Risorto. Così da avere cura per davvero del bene comune, giacché il cuore (inteso in modo biblico) di ogni uomo desidera trovare riposo soltanto in Cristo.





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