Non volendo entrare in giudizi morali, ci preme sottolineare che la nostra Nazione, così come il Veneto e Verona, sta soffrendo un pesante inverno demografico che ogni anno fa sparire dalle culle oltre 100mila italiani. Solo a Verona, nel 2015, abbiamo perso quasi 1000 nati.
Gli stessi che nei decenni scorsi promuovevano l’aborto come conquista di civiltà ed emancipazione femminile, oggi propongono l’immissione di masse di immigrati per compensare i nostri ammanchi demografici. Mentre le donne non godono ancora di pari dignità retributiva.
Ma a questa sostituzione di popolo noi ci faremo sempre trovare pronti ed avversi!
La “piramide rovesciata” - come ha sottolineato il nostro Diego Marchiori nella lettera politica Verona n.111 - va rimessa nella giusta posizione favorendo politiche per la natalità e per la famiglia (naturale) che diano maggiori opportunità alle donne di fare carriera senza rinunciare alla maternità, ai giovani veronesi di formarsi una famiglia senza la paura di perdere il lavoro domattina, o di impazzire perché all'INPS non si trovano i moduli per il bonus bebè o, peggio, pensare all'aborto come alternativa ad una situazione di disagio economico e di incertezza del futuro.
Inoltre, proprio a ridosso della giornata mondiale dei bambini con sindrome di down, vorremmo sottolineare l’importanza che per noi riveste ogni singola persona con la sua inalienabile dignità come sancito dal nostro Manifesto dei valori e peraltro confermata dallo Statuto del Comune all’art.2.
Non serve essere cattolici per capirlo.
Tuttavia ci chiediamo: a quali principi democratici si riferisce la consigliere comunale Pavesi quando minaccia di sciogliere la Consulta della Famiglia per non aver fatto inserire chi pretende la sua “traballante cronica” maggioranza? Quale rispetto ha il Comune per le associazioni definite “oscurantiste” che a maggioranza hanno votato contro la richiesta d’ingresso di AIED?
O a cosa auspica Elisa La Paglia quando afferma che “per ogni Zelger ci siano tante e sempre di più Antonia Pavesi”? Forse auspica una selezione eugenetica alla nascita favorendo le progressiste radicali ad un cattolico? Perché in tal caso, l’AIED potrebbe fare al caso vostro.
L’Officina è al fianco della famiglia e delle donne, ivi comprese quelle che vengono abortite.
Verona
22/03/2017
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