Partiamo da questo post segnalatoci, prima di tutto ringraziando chi cerca di informarsi e ci da l'occasione di ripetere, ancora una volta, cosa fa stare un'ora in piedi e al freddo un insieme sempre più nutrito di persone; tenteremo di essere ancora più chiari, con la consapevolezza che illudersi che la ragione per cui ci si espone in questo modo non può essere una menzogna consapevole, perché sennò la fatica sarebbe troppa.
Personalmente apprezziamo molto il tentativo nobile di spiegare cosa riassumono le frasi del volantino delle sentinelle, ma riteniamo che molto di quello che è scritto nell'articolo linkato poco sopra siano menzogne e, visto che il volantino è uguale in tutta Italia, ci prendiamo la libertà di mettere un po' di chiarezza, anche se non siamo bolognesi.
Prima di entrare nel merito dei singoli punti ci teniamo però a precisare che quello che viene chiamato “Godzilla”, e che rappresenta l'essere incaricato di distruggere la famiglia, esiste; magari non come ci porta ad immaginarlo questa suggestiva immagine.
Nel momento in cui ciò che per disgrazia esiste, come una famiglia alla quale, per qualche triste motivo, viene meno un componente, si pretende che diventi uno standard tale da essere normato dalla legge, allora si sta creando qualcosa che non è una famiglia ma che, forse, le assomiglia solo guardandola da lontano e con poca attenzione.
Chi di noi se incontra un bambino per strada che gli dice di non avere una mamma non si sente triste per la situazione in cui si trova? Chi difronte ad una ingiustizia del genere non si sente impotente, ma desideroso di aiutare quel bambino?
Ora, chi è pronto a votare una legge che tutela chi mette il bambino in questa condizione?
Detto questo, abbiamo più chiara la “forma” di questo mostro che sta attaccando la famiglia e che è stato ironicamente chiamato Godzilla.
In base al principio di legge naturale per cui una coppia omosessuale non può generare, molte legislazioni impediscono comprensibilmente l'adozione a gay e lesbiche, le cui associazioni di riferimento hanno però avviato un lavoro di fioritura di studi parascientifici per cui un bambino che cresca in un contesto non ne subisce danno.
Certo, i bambini giocano anche dove cadono le bombe, sorridono anche dove intorno si muore di fame, si rincorrono anche in guerra. Ogni vita può avere gioia e dare gioia al di là del contesto.
Il tema è se si possa riconoscere una forma di genitorialità artificiale alla coppia omosessuale, prendendo per buono il parallelo con qualsiasi coppia che adotta un figlio.
Chi di noi se incontra un bambino per strada che gli dice di non avere una mamma non si sente triste per la situazione in cui si trova? Chi difronte ad una ingiustizia del genere non si sente impotente, ma desideroso di aiutare quel bambino?
Ora, chi è pronto a votare una legge che tutela chi mette il bambino in questa condizione?
Detto questo, abbiamo più chiara la “forma” di questo mostro che sta attaccando la famiglia e che è stato ironicamente chiamato Godzilla.
In base al principio di legge naturale per cui una coppia omosessuale non può generare, molte legislazioni impediscono comprensibilmente l'adozione a gay e lesbiche, le cui associazioni di riferimento hanno però avviato un lavoro di fioritura di studi parascientifici per cui un bambino che cresca in un contesto non ne subisce danno.
Certo, i bambini giocano anche dove cadono le bombe, sorridono anche dove intorno si muore di fame, si rincorrono anche in guerra. Ogni vita può avere gioia e dare gioia al di là del contesto.
Il tema è se si possa riconoscere una forma di genitorialità artificiale alla coppia omosessuale, prendendo per buono il parallelo con qualsiasi coppia che adotta un figlio.
Il tema è dunque: per un bambino è preferibile il contesto in cui è presente una figura materna e una paterna o la presenza di mamma e papà è irrilevante?
Crediamo che la risposta ovvia sia: mamma e papà è meglio di genitore 1 e genitore 2, perché un bambino ha diritto alla propria radice, confondergliela e strappargliela è ferirlo, è togliergli quelle certezze che un tempo confuso come il nostro non ha ancora cancellato del tutto. Noi siamo figli di un papà e di una mamma, tutti noi. Questo è un dato ineliminabile, che merita cura!
Ora possiamo iniziare:
La prima questione è sull'equiparazione, qui occorre osservare ciò che è storicamente successo negli Stati in cui esiste già il “matrimonio per tutti”.
La dinamica è infatti stata sempre la stessa, prima si è civilmente riconosciuta l'unione, poi non si è potuto non concedere l'adozione, perché sennò sarebbe stata una forma di discriminazione delle coppie formate da due persone dello stesso sesso nei confronti di unioni civili di coppie di sesso opposto. Successo questo ci si è accorti di aver creato due cose uguali ma con nome diverso e allora “perché non chiamare cose uguali con lo stesso nome?” e quindi tutto diventa matrimonio, anche ciò che non è generatore di vita, perché, caro Ribelle, ciò che genera la vita non è il desiderio ma la complementarietà tra uomo e donna.
Il 26 agosto 2013, intervistato da L’Espresso, l’on. Ivan Scalfarotto replica alle critiche di chi sull'omofobia gli imputa, in quanto relatore del provvedimento alla Camera, presunte “mediazioni al ribasso”; alla domanda “Questo dibattito non allontana quello sui matrimoni gay?" egli risponde: “Lo precede. Perché sono due cose diverse. E l’una viene logicamente prima dell’altra”.
Il 16 giugno 2014, intervistato da l’Unità, lo stesso Scalfarotto, nel frattempo promosso sottosegretario, conferma che “è la volta buona”, e che, grazie all'impulso dato dal premier Renzi all'ultima direzione del Pd, a breve il Parlamento varerà una legge sulle unioni civili “alla tedesca”, teso a superare le discriminazioni verso le coppie di persone omosessuali. La realtà invece è un'altra: si dice tedesco ma si scrive modello “all'inglese”; perché sua caratteristica è la sovrapponibilità al matrimonio vero e proprio, tranne che nel nome (per poco tempo: poi pure la denominazione si adegua alla realtà).
Rispetto al secondo punto “Sai che presto nel nostro Paese un bambino potrà essere cresciuto da due uomini o due donne, deliberatamente privato del papà, della mamma o di entrambi? Lo stabilisce il DDL Cirinnà sulle “unioni civili” ora in Parlmento.”, evitando di sottolineare le accuse di mancata coerenza di alcuni, che non è un nostro problema, ci teniamo a sottolineare come la schiavitù sta veramente tornando, ed in quanto tale è sbagliata.
Non importa per quale persona una donna venga pagata per subire un trattamento ormonale che spesso porta all'infertilità e, in alcuni casi, alla morte, è sbagliato che subisca questo trattamento; non importa chi è il committente dell'affitto di una donna per essere “l'incubatrice di suo figlio”, importa che questo fatto è sbagliato.
Su questo punto siamo tutti felici che le donne di Senonoraquando libere si siano mobilitate per ricordare che "nessun essere umano deve essere ridotto a mezzo" e si siano tanto impegnate per portare anche a livello europeo la coscienza dell'atrocità di queste pratiche.
A merito delle definizioni date di padre e madre non vogliamo scendere nella spiegazione inopportuna di chi è degno o qualificato di riceve tali nomine, ma vogliamo semplicemente stare alla realtà naturale: genitore è chi effettivamente può generare vita, questo non può ritenersi un giudizio offensivo ma il semplice riconoscimento di come agisce la natura; è questo naturale essere che va tutelato dalla legge perché, come notiamo sempre di più, viene attaccato e discreditato, viene paragonato a qualcosa che non è di uguale valore, per il semplice fatto che non può creare la stessa ricchezza.
Crediamo che la risposta ovvia sia: mamma e papà è meglio di genitore 1 e genitore 2, perché un bambino ha diritto alla propria radice, confondergliela e strappargliela è ferirlo, è togliergli quelle certezze che un tempo confuso come il nostro non ha ancora cancellato del tutto. Noi siamo figli di un papà e di una mamma, tutti noi. Questo è un dato ineliminabile, che merita cura!
Ora possiamo iniziare:
La prima questione è sull'equiparazione, qui occorre osservare ciò che è storicamente successo negli Stati in cui esiste già il “matrimonio per tutti”.
La dinamica è infatti stata sempre la stessa, prima si è civilmente riconosciuta l'unione, poi non si è potuto non concedere l'adozione, perché sennò sarebbe stata una forma di discriminazione delle coppie formate da due persone dello stesso sesso nei confronti di unioni civili di coppie di sesso opposto. Successo questo ci si è accorti di aver creato due cose uguali ma con nome diverso e allora “perché non chiamare cose uguali con lo stesso nome?” e quindi tutto diventa matrimonio, anche ciò che non è generatore di vita, perché, caro Ribelle, ciò che genera la vita non è il desiderio ma la complementarietà tra uomo e donna.
Il 26 agosto 2013, intervistato da L’Espresso, l’on. Ivan Scalfarotto replica alle critiche di chi sull'omofobia gli imputa, in quanto relatore del provvedimento alla Camera, presunte “mediazioni al ribasso”; alla domanda “Questo dibattito non allontana quello sui matrimoni gay?" egli risponde: “Lo precede. Perché sono due cose diverse. E l’una viene logicamente prima dell’altra”.
Il 16 giugno 2014, intervistato da l’Unità, lo stesso Scalfarotto, nel frattempo promosso sottosegretario, conferma che “è la volta buona”, e che, grazie all'impulso dato dal premier Renzi all'ultima direzione del Pd, a breve il Parlamento varerà una legge sulle unioni civili “alla tedesca”, teso a superare le discriminazioni verso le coppie di persone omosessuali. La realtà invece è un'altra: si dice tedesco ma si scrive modello “all'inglese”; perché sua caratteristica è la sovrapponibilità al matrimonio vero e proprio, tranne che nel nome (per poco tempo: poi pure la denominazione si adegua alla realtà).
Rispetto al secondo punto “Sai che presto nel nostro Paese un bambino potrà essere cresciuto da due uomini o due donne, deliberatamente privato del papà, della mamma o di entrambi? Lo stabilisce il DDL Cirinnà sulle “unioni civili” ora in Parlmento.”, evitando di sottolineare le accuse di mancata coerenza di alcuni, che non è un nostro problema, ci teniamo a sottolineare come la schiavitù sta veramente tornando, ed in quanto tale è sbagliata.
Non importa per quale persona una donna venga pagata per subire un trattamento ormonale che spesso porta all'infertilità e, in alcuni casi, alla morte, è sbagliato che subisca questo trattamento; non importa chi è il committente dell'affitto di una donna per essere “l'incubatrice di suo figlio”, importa che questo fatto è sbagliato.
Su questo punto siamo tutti felici che le donne di Senonoraquando libere si siano mobilitate per ricordare che "nessun essere umano deve essere ridotto a mezzo" e si siano tanto impegnate per portare anche a livello europeo la coscienza dell'atrocità di queste pratiche.
A merito delle definizioni date di padre e madre non vogliamo scendere nella spiegazione inopportuna di chi è degno o qualificato di riceve tali nomine, ma vogliamo semplicemente stare alla realtà naturale: genitore è chi effettivamente può generare vita, questo non può ritenersi un giudizio offensivo ma il semplice riconoscimento di come agisce la natura; è questo naturale essere che va tutelato dalla legge perché, come notiamo sempre di più, viene attaccato e discreditato, viene paragonato a qualcosa che non è di uguale valore, per il semplice fatto che non può creare la stessa ricchezza.
Questo è un limite umano nei confronti del quale occorre stare con un atteggiamento maturo e da adulti, evitando di ripetere semplicemente la propria intenzionalità, perché l'intenzionalità ripetuta diventa desiderio e capriccio infantile.
Parliamo ora di utero in affitto, vorrei fare un paio di domande al nostro “ribelle”:
Com'è possibile avere una stepchild adoption senza utero in affitto?
Come è possibile inserire dei bambini in una “formazione sociale specifica”, che ha la pretesa in tutto e per tutto di sostituire la famiglia, in cui non sono presenti tutte le componenti essenziali di una famiglia, e, contemporaneamente, tutelare i bambini?
Ancora una volta però ci sentiamo di ripetere che la nascita di un figlio non avviene per soddisfare un desiderio di genitorialità, o per consumare quel disavanzo di amore che persone generose sentono di avere.
Perdonatemi, forse quello che sto per scrivere è causato dai miei studi ingegneristici, ma comprare una componente in uno Stato, una componente in un altro, esportarle in uno Stato estero per assemblarle e arrivare ad un prodotto finito, che verrà importato nel Paese del committente, io lo chiamo processo produttivo o "process production", ma in questo caso l'inglese non lo fa sembrare meno brutto.
Non solo, bisogna citare anche che l'utero in affitto torna comodo ad uno dei firmatari delle unioni incivili, un senatore PD (Sergio Lo Giudice).
Parliamo ora di utero in affitto, vorrei fare un paio di domande al nostro “ribelle”:
Com'è possibile avere una stepchild adoption senza utero in affitto?
Come è possibile inserire dei bambini in una “formazione sociale specifica”, che ha la pretesa in tutto e per tutto di sostituire la famiglia, in cui non sono presenti tutte le componenti essenziali di una famiglia, e, contemporaneamente, tutelare i bambini?
Ancora una volta però ci sentiamo di ripetere che la nascita di un figlio non avviene per soddisfare un desiderio di genitorialità, o per consumare quel disavanzo di amore che persone generose sentono di avere.
Perdonatemi, forse quello che sto per scrivere è causato dai miei studi ingegneristici, ma comprare una componente in uno Stato, una componente in un altro, esportarle in uno Stato estero per assemblarle e arrivare ad un prodotto finito, che verrà importato nel Paese del committente, io lo chiamo processo produttivo o "process production", ma in questo caso l'inglese non lo fa sembrare meno brutto.
Non solo, bisogna citare anche che l'utero in affitto torna comodo ad uno dei firmatari delle unioni incivili, un senatore PD (Sergio Lo Giudice).
Inoltre, le "famiglie arcobaleno" non sono milioni, ma circa 500: quindi la stepchild adoption non è priorità.
In merito a questo gli unici dati che abbiamo sono due: il primo è il censimento Istat del 2013, che ha rintracciato in Italia 529 minori attualmente conviventi in coppie di persone dello stesso sesso.
Il secondo è il numero degli iscritti all'associazione “Famiglie Arcobaleno”, che comprende le coppie gay che rivendicano ufficialmente e pubblicamente il diritto di veder legalizzata la loro condizione di omogenitorialità (sono i primi sponsor dei corsi sull'ideologia gender nelle scuole). Fino a maggio scorso la presidente Giuseppina La Delfa dichiarava la presenza nelle coppie iscritte di 300 figli.
Siamo ora all'insegnamento dell'educazione di genere, che è cosa diversa dall'insegnamento al rispetto di tutti perché questo si chiama educazione e viene fatta da sempre, non abbiamo bisogno di una legge che lo imponga.
Quello che sta imponendo questo DDL è, invece, un vero e proprio indottrinamento, ma questo lo possiamo vedere nel dettaglio.
Il ddl presenta il titolo:
È anche utile sapere come tutto questo viene spiegato a bambini e ragazzi.
Ad esempio ai bimbi da 0 a 4 anni l’Oms è consapevole che occorre vincere “resistenze basate principalmente su paure e idee erronee”. In effetti, gli appare del tutto normale che ai bimbi da 0 a 4 anni, come leggiamo a pagina 38, si chieda di “trasmettere informazioni” su “gioia e piacere nel toccare il proprio corpo" e "masturbazione infantile precoce”. Sarebbe interessante capire le modalità della trasmissione di queste informazioni a bimbi così piccoli – ma non è specificato – e sarebbe interessante osservare la scientificità e l’imparzialità degli insegnanti cui consegniamo i nostri figli. Invece, per i ragazzi “molto” più grandi, parliamo dai 4 ai 6 anni, si comincia a parlare di “amore verso persone dello stesso sesso” (pagina 40) e delle “diverse concezioni di famiglia” (pagina 41).(fonte)
O anche con metodi più tradizionali come favole e filastrocche.
Ma è anche utile sapere cosa succede nelle nostre città, e di questo ne abbiamo parlato qua (il Comune sostiene la teoria gender), qua (Torino gay pride propina il "gender fluid" agli undicenni)
Siamo ora all'insegnamento dell'educazione di genere, che è cosa diversa dall'insegnamento al rispetto di tutti perché questo si chiama educazione e viene fatta da sempre, non abbiamo bisogno di una legge che lo imponga.
Quello che sta imponendo questo DDL è, invece, un vero e proprio indottrinamento, ma questo lo possiamo vedere nel dettaglio.
Il ddl presenta il titolo:
“Introduzione dell'educazione di genere e della prospettiva di genere nelle attività e nei materiali didattici delle scuole del sistema nazionale di istruzione e nelle università”Dalla relazione introduttiva si dice a proposito di studenti di ogni ordine e grado che occorre:
“incoraggiarli a intraprendere percorsi di studi e professionali superando visioni tradizionali che tendano a individuarli come tipicamente “maschili” o “femminili”. Questi gli obiettivi che ci si propone di raggiungere con il presente disegno di legge, altresì in ossequio alla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, firmata a Istanbul l'11 maggio 2011, ratificata dall'Italia con legge 27 giugno 2013, n. 77, ed entrata in vigore lo scorso 1o agosto 2014. La piena attuazione della cosiddetta Convenzione di Istanbul, infatti, implica necessariamente l'adozione di conseguenti interventi di integrazione e modificazione della legislazione e della regolamentazione nazionale che consentano la realizzazione degli obiettivi e delle misure da essa recati. Tra questi un ruolo fondamentale potranno svolgerlo progetti di formazione culturale che accompagnino i percorsi scolastici dei ragazzi, a partire dal primo ciclo di istruzione, fornendo adeguati strumenti di comprensione e di decostruzione critica dei modelli dominanti tuttora alla base delle relazioni tra i sessi”Nella parte finale dell’articolo si afferma, paradossalmente, che per aumentare la complementarietà tra i sessi bisogna eliminare tutti gli stereotipi fondati sulla differenziazione in base al sesso di appartenenza:
Art. 1 (Introduzione dell'insegnamento dell'educazione di genere)
1. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro delegato per le pari opportunità, d'intesa con le regioni e con le province autonome di Trento e di Bolzano, nel rispetto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, adotta i provvedimenti necessari a integrare l'offerta formativa dei curricoli scolastici di ogni ordine e grado con l'insegnamento a carattere interdisciplinare dell'educazione di genere finalizzato alla crescita educativa, culturale ed emotiva, per la realizzazione dei princìpi di eguaglianza, pari opportunità e piena cittadinanza nella realtà sociale contemporanea.Detto neanche troppo tra le righe è proprio quello che dice l’ideologia gender, secondo la quale l'identità sessuale maschile e femminile non è stabilita da un fattore biologico ma da un fattore meramente culturale, una sovrastruttura imposta. Pertanto in una società democratica e pluralista ognuno dovrebbe essere libero di scegliere la propria identità di genere in base al proprio sentimento. Il risultato sarà un genere fluido indifferenziato in continuo mutamento.
2. In attuazione di quanto disposto dal comma 1, i piani dell'offerta formativa delle scuole di ogni ordine e grado adottano misure educative volte alla promozione di cambiamenti nei modelli comportamentali al fine di eliminare stereotipi, pregiudizi, costumi, tradizioni e altre pratiche socio-culturali fondati sulla differenziazione delle persone in base al sesso di appartenenza e sopprimere gli ostacoli che limitano di fatto la complementarità tra i sessi nella società.
È anche utile sapere come tutto questo viene spiegato a bambini e ragazzi.
Ad esempio ai bimbi da 0 a 4 anni l’Oms è consapevole che occorre vincere “resistenze basate principalmente su paure e idee erronee”. In effetti, gli appare del tutto normale che ai bimbi da 0 a 4 anni, come leggiamo a pagina 38, si chieda di “trasmettere informazioni” su “gioia e piacere nel toccare il proprio corpo" e "masturbazione infantile precoce”. Sarebbe interessante capire le modalità della trasmissione di queste informazioni a bimbi così piccoli – ma non è specificato – e sarebbe interessante osservare la scientificità e l’imparzialità degli insegnanti cui consegniamo i nostri figli. Invece, per i ragazzi “molto” più grandi, parliamo dai 4 ai 6 anni, si comincia a parlare di “amore verso persone dello stesso sesso” (pagina 40) e delle “diverse concezioni di famiglia” (pagina 41).(fonte)
O anche con metodi più tradizionali come favole e filastrocche.
Ma è anche utile sapere cosa succede nelle nostre città, e di questo ne abbiamo parlato qua (il Comune sostiene la teoria gender), qua (Torino gay pride propina il "gender fluid" agli undicenni)
A questo punto uno potrebbe chiedersi da dove e da chi nasca l'ideologia di genere, abbiamo provato a spiegarlo qua (I padri del gender: orrore e raccapriccio).
Scalfarotto metterebbe il bavaglio a chiunque provasse a sollevare dubbi introducendo per la prima volta nel sistema giuridico italiano uno psicoreato, quello di omofobia: nulla di oggettivo, che sarà lasciato all'arbitrio del giudice di turno. Insomma, artt 3, 21, 29 e 30 della Costituzione subiranno attacchi senza precedenti, come del resto già succede: pensiamo agli obiettori di coscienza attaccati spesso.
Con l'augurio che la spiegazione sia più chiara, anche se ci siamo dilungati, ricordiamo che la verità in sé ci interessa, e per affermarla siamo disposti a fare una piccola battaglia. Le virtù e il coraggio vanno coltivati, allenati.
Il giudizio va allenato. Occorre testimoniare a tutto campo, nello spazio pubblico e in quello privato. Bisogna sentire le cose vere, ripeterle, gustarle ancora, affezionarvisi.
Ma soprattutto agli altri ci teniamo, e non si può fare a meno di testimoniare questa verità, in qualsiasi ambiente e con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione.
Alla fine, se non ami la realtà per il fatto che ti è data da Dio ti stufi, perché arriva il momento in cui ti costa troppo affermarla; la verità non ti interessa più, gli altri non ti interessano, diventi cinico, ti disinteressi di tutto e muori un po' alla volta.
Commenterò partendo da alcune frasi che scrivi. Non posso ripetere qui quello che scrivo su www.uranorebel.com, quindi mi limiterò a demolire qualche slogan.
RispondiEliminaQuelli su cui basi il tuo post non sono altro che slogan antiscientifici coniati (in modo efficace, certo) da cattofascisti che si approfittano dell'ignoranza generale del popolo italiano.
"un bambino ha diritto alla propria radice, confondergliela e strappargliela è ferirlo"
Il diritto ad avere una mamma e un papà non esiste. Nè nel nostro ordinamento e nè in nessun altro. Un figlio non sceglie dove e come nascere e lo Stato deve solo garantire che egli venga rispettato e tutelato, quindi cresciuto dalle persone che lo hanno voluto e lo amano.
Una ragazza madre cresce suo figlio nonostante non ci sia un padre.
"sovrapponibilità al matrimonio vero e proprio"
Forse non è chiara una cosa: le persone omosessuali sono uguali a quelle eterosessuali e chiedono, anzi pretendono che siano riconosciuti gli stessi diritti, compreso quello al MATRIMONIO. Il DDL Cirinnà non è un matrimonio, per questo è ritenuto un punto di partenza, perchè l'obiettivo dichiarato da almeno un ventennio è proprio l'equiparazione di diritti tra tutti i cittadini. Ciò che dice Scalfarotto, quindi, è vero, e lo ribadisco con forza: noi vogliamo l'uguaglianza.
"una donna venga pagata per subire un trattamento ormonale che spesso porta all'infertilità"
Confondi la GPA, la Gestazione, e la donazione di ovuli. Questo dimostra che non sai neppure di cosa stai parlando, come il 99% di coloro che manifestano in piedi il loro dissenso a un qualcosa di cui hanno solo sentito parlare attraverso slogan mistificatori.
Quello che viene definito impropriamente "utero in affitto" è un pratica per la quale una donna presta il suo utero a un feto creato in vitro da un ovulo (di un'altra donna) e uno spermatozoo. Lei non è la madre, dunque, solo una portatrice.
A ricorrere a questa pratica sono soprattutto coppie etero sterili, che vanno nei paesi asiatici dove costa meno ed è vietata alle coppie gay. In India, il rischio sfruttamento è molto alto, ma riguarda le coppie etero sposate (in comune o chiesa), non i gay. Ma questo le Sentinelle in piedi non lo dicono mai...
"genitore è chi effettivamente può generare vita"
Stupidaggine offensiva nei confronti di quelle coppie che adottano bambini. Non sono genitori loro? Genitore è chi ricopre il ruolo di padre/madre nei confronti di un bambino, non chi può generare vita. Anche io posso generare vita, non sono sterili e i miei spermatozoi sono belli guizzanti. Ma non sono un genitore.
In gioco c'è il destino dell'uomo. Ecco, per questo non possiamo che stare dalla parte dei più deboli, i bambini.
Elimina"Il diritto ad avere una mamma e un papà non esiste", sono senza parole, chi dice una cosa del genere può veramente voler bene ad un bambino tanto da poter richiedere che gli venga affidata la sua educazione?
E poi, di nuovo, un bambino non lo si vuole come si vuole un giocattolo che "lo voglio lo voglio lo voglio, è mio e ne faccio quello che mi pare" perché questo è un capriccio infantile.
L'omogenitorialità: non esiste. Un figlio nasce solo dall'unione di una donna e di un uomo. Tutti noi abbiamo una mamma e un papà. Tutto qui: dono e verità magnifici!
Certo! Le persone sono tutte uguali, a prescindere dalla propria attrazione, però matrimonio vuol dire unione stabile tra uomo e donna volta a generare la vita e questo "diritto" non è tolto a nessuno, neanche a te.
Se il matrimonio è solo un timbro pubblico sul proprio amore e lo Stato dovesse riconoscere il "Love is Love", rompendo così il principio sacro per millenni che il matrimonio c'è solo quando un uomo e una donna si uniscono, perché non aprire anche alla poligamia, al poliamore di ogni specie: dalla "famiglia" composta da 3 papà, da un papà e 4 mamme, a quella con un papà il proprio cane e il figlio ottenuto tramite una madre surrogata etc... Se l'amore che una mamma e un papà possono dare al proprio figlio non conta, bisogna considerare seriamente queste domande!
Ricordiamoci, finché c'è ancora senso comune: se rompiamo la sacralità del vincolo matrimoniale tra uomo e donna, ogni rapporto "stabile" potrà alla lunga divenire "matrimonio" e di conseguenza diritto incontestabile: ecco l'esempio concreto, e non di chiacchiera fuffa, che ci ricorda a cosa serve il ddl Scalfarotto!
Facendo lo slalom tra gli insulti mi sembra di capire che ritieni poco chiaro quello che abbiamo scritto, forse è vero ma credo che il confondere queste due pratiche, distinte ma strettamente collegate tanto da essere dipendenti l'una dall'altra, non sia nostro, e credo evidente il nostro sdegno per entrambe.
E comunque è pericoloso e comporta danni anche la GPA e pochi giorni fa abbiamo assistito al primo decesso riportato come conseguenza di tale pratica
http://reportage.corriere.it/esteri/2016/usa-viaggio-tra-le-donne-che-affittano-lutero-per-alcune-e-un-dono-ma-arriva-il-primo-decesso/
Etimologicamente parlando genitore è chi genera, chi adotta è un genitore adottivo (e questo non lo ritengo offensivo).
Per noi il matrimonio (l'etimologia non sbaglia) è l'unione tra un uomo e una donna, che si giurano fedeltà per tutta la vita e si preparano ad accogliere vite. Non a caso i figli necessitano di un rapporto così stabile e duraturo, per la propria crescita e soprattutto mamma e papà da cui nascono (sembra una banalità ma oggi siamo portati a non dare nulla per scontato). Una situazione che nasce da un'esigenza reale della persona umana, che precede cultura e politica. Questo è stato per millenni. Dal matrimonio derivano diritti e doveri. E arriviamo a smascherare una certa pretesa: la battaglia per il "matrimonio omosessuale" non è una battaglia per la conquista di un nome, è la battaglia per i diritti che ne conseguono.
Quindi, arriviamo ai tre fondamentali temi di controversia: il diritto "a formarsi una famiglia", il diritto di successione e il diritto alla reversibilità della pensione
Diritti che noi contestiamo possano essere riconosciuti fuori dal matrimonio tra un uomo e una donna. Ricordiamoci ancora che "non c'è matrimonio senza mate".
Tu e i tuo spermatozoi siete genitori potenziali.
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RispondiElimina"Com'è possibile avere una stepchild adoption senza utero in affitto?"
Figlio avuto da una relazione precedente, per esempio. Le donne poi non ricorrono all'utero di altre, anche se sono lesbiche. Tanto per fare due esempi concreti che demoliscono gli slogan cattofascisti. La stepchild adoption riconosce una situazione e tutela la parte debole, cioè il minore, riconoscendo la figura genitoriale che ha una precisa responsabilità nei suoi confronti. La legge Cirinnà non indaga su come si ha avuto quel bambino, non è suo compito. Una legge disciplina una fattispecie, non pone domande etiche, non è il catechismo. La Cirinnà non "legittima" nulla, per il semplice fatto che non può farlo, a maggior ragione se una certa pratica è vietata in un'altra legge. Una norma non può autorizzare ciò che è vietato in un'altra.
"Come è possibile inserire dei bambini in una “formazione sociale specifica”"
Non siamo noi che definiamo le nostre famiglie 'formazioni sociali specifiche', questo è un abominio che qualche politico in cerca di compromessi deleteri ha voluto. Le nostre sono famiglie e i nostri figli crescono in nuclei famigliari dove sono educati e tutelati.
"la nascita di un figlio non avviene per soddisfare un desiderio di genitorialità"
No? Vuoi dire che i tuoi genitori non ti hanno voluto? Non ti hanno cercato e desiderato? Che sei stato un inciampo capitato per caso e che sono stati costretti a tenerti? Io spero che ogni figlio sia voluto e desiderato dai propri genitori, invece.
"bisogna eliminare tutti gli stereotipi fondati sulla differenziazione in base al sesso di appartenenza"
L'idea che esista un'ideologia definita gender è che si diffonda come l'influenza in giro per il mondo è la balla della balla. Smentita da chiunque abbia un minimo di autorevolezza nel campo scientifico. Ma tu e quelli come te preferite inseguire il pokerista Adinolfi di turno, l'avvocaticchio che non esercita Amato, la giornalista sottomessa Miriano, piuttosto che scienziati, psicologi, psichiatri e tutti gli studiosi che affermano che NON ESISTE ALCUNA IDEOLOGIA GENDER. Tu confondi la branca di studi che affronta in modo psicologico sociale l'uomo, la sua identità e la sessualità denomiata gender studies, con una complottistica ideologia che vorrebbe tutti indistinti. Ma credi davvero che se un bambino indossa una maglietta rosa si sentirà femmina e che se una bambina gioca con le macchinine rifiuterà le tette?
Ciò che è giusto e doveroso abbattere sono proprio gli stereotipi culturali che vogliono la femmina sottomessa e il maschio padrone, la femmina scema e debole e l'uomo razionale e autoritario. Gli stereotipi di genere, che diventano pregiudizio e sono fonte di violenza e discriminazione, quelli la scuola vuole eliminare, per formare cittadini consapevoli e rispettosi.
Solo degli ignoranti possono abboccare alla favola del "gender" e mistificare ogni iniziativa, progetto, documento per travisare ogni singola frase, decontestualizzarla e mutarne il senso per giustificare una tesi smentita da chiunque.
Il problema è che voi non conoscete e rifiutate i concetti di sesso biologico, identità sessuale e orientamento sessuale e fate una gran confusione. E pretendete pure di avere ragione!
Proprio perché la Cirinnà non indaga su come si è avuto il bambino, di fatto, legittima la pratica della stepchild adoption; questo perché vi è un parlamentare PD che ne ha fatto uso (ma di questo abbiamo scritto).
EliminaPoi consiglio di andare su un sito "adinolfiano e cattofascista" chiamato ISTAT, lì potrai ritrovare i numeri che abbiamo riportato, non sono, infatti, migliaia i casi di bambini che necessitano questo tipo di tutele e non è necessaria una legge come la Cirinnà e il rischio di una crisi di governo.
Se due uomini o due donne possono "sposarsi", e la loro unione equivale al matrimonio tra un uomo e una donna, ne deriva il pieno diritto a "formarsi una famiglia". Non solo potranno adottare, come ricorda Cirinnà, avranno anche il diritto a forzare la natura per ottenere un figlio: la maternità surrogata sarà tutelata! Ci sono tanti precedenti che confermano ciò, negli Stati Uniti, in Gran Bretagna grazie alla coppia Elton John e suo "marito"... E non dimentichiamo la Cedu, quando ricorda agli stati membri dell'Ue che se riconoscono alle coppie dello stesso sesso diritti e doveri simili o uguali per tutto al matrimonio tra un uomo e una donna, a tale formazione sociale dovrà anche corrispondere la possibilità di avere figli". Dunque, se la logica non inganna: l'unico modo che due persone dello stesso sesso hanno per avere un figlio, è quello di ricorrere ad una "madre surrogata", all'utero in affitto.
Si faccia attenzione: non è una minaccia farlocca, spauracchio messo in circolazione per montare un complotto ad hoc orchestrato dai cattolici ma un vero problema, che a tante cliniche fa guadagnare in nome di un vero biobusiness e grazie allo sfruttamento delle donne! Riconosciuto come tale dalle femministe italiane di "Senonoraquando" e da Sylviane Agacinsky, importante rappresentante del femminismo francese e mondiale.
I compromessi non sono una buona cosa perché scegliere il male minore vuol comunque dire optare per il male, però, ancora una volta, non usiamo lo stesso termine per definire cose diverse.
EliminaQualora fossero rese uguali le unioni tra persone dello stesso e il Matrimonio, l'impatto di tale scelta su quel poco di certo che resiste, nel nostro mondo sempre più confuso e instabile, sarebbe devastante, sia sulle persone che sui conti pubblici in materia di previdenza.
La battaglia per il "matrimonio" omosessuale è solo una battaglia ideologica, di bandiera. Serve ad indebolire e devastare l'istituto millenario del Matrimonio tra un uomo e una donna. Ma oggi dirlo equivale a far muovere i pasdaran liberal del politicamente corretto; sempre pronti a contrastare qualsiasi discriminazione, ma appena qualcuno mostra un'opinione diversa, sono i primi a discriminare.
Le persone di orientamento omosessuale non amano sposarsi. Per dire queste cose, usiamo la forza dei fatti, dei numeri, facciamo i "pokeristi". Prendiamo il caso dell'Olanda, ove da più tempo esiste una legislazione che estende l'istituto matrimoniale anche alle persone dello stesso sesso: si è passati dai 2500 "matrimoni" tra due uomini o due donne del 2001 ai 1.100 del 2005. Complessivamente in Olanda l'80% delle coppie uomo-donna sono sposate, contro un 10% di quelle formate da persone dello stesso sesso. Per non parlare della Francia, che non fa figure migliori: qui il presidente Hollande ha voluto a tutti i costi e contro milioni di persone scese in piazza (non furono considerate: la democrazia esiste?) il "mariage pour tous": nel primo trimestre di applicazione si contano solo 596 unioni tra persone dello stesso sesso.
Ora il caso italiano, che più ci riguarda. Qui il battage ideologico, che non ha nulla da invidiare ai Paesi sopra citati, ha espresso i registri comunali delle coppie di fatto. Clamoroso: sono praticamente vuoti! Si pensi al caso di Pisa. Qui il comune aprì il registro nel 1998 e nei quindici anni trascorsi da allora ad oggi ha registrato appena 20 coppie.
Inoltre, la ricerca più approfondita compiuta sul mondo gay e lesbico italiano: "Omosessuali moderni. Gay e lesbiche italiani", di Marzio Barbagli e Asher Colombo (ed. Mulino e non Editrice Vaticana) dimostra che in generale due terzi dei rapporti omosessuali "stabili" non arrivi ai cinque di durata.
Quindi i numeri, i fatti provocano delle domande: legami di questo tipo, piuttosto labili anche nelle tempistiche, meritano il nome di matrimonio?
Perché devastare, desacralizzare il Matrimonio tra un uomo e una donna, istituzione millenaria, negandole la radice di senso?
I fatti concreti, perché reali come il sole che sorge, l'aria che respiriamo, il verde delle foglie, ci dicono che il "matrimonio" tra persone dello stesso sesso non è un'emergenza, e nemmeno una necessita. Semplicemente, è un'arma al servizio della deriva antropologica che vuole rendere schiavo l'uomo, sradicandolo da ciò che ha di più caro, la famiglia: la mamma il papà i nonni gli zii i fratelli etc... Insomma una storia meravigliosa fatta di persone che si amano concretamente e formano quella comunità umana di base, in cui ogni uomo affonda le radici del proprio futuro.
Lo ripeto, la nascita di un figlio non avviene per soddisfare il desiderio di genitorialità.
EliminaAnche io spero con tutto il cuore che ogni figlio sia desiderato dai genitori che lo mettono al mondo, ma non è la ragione principe per cui quel bambino esiste.
Questo tipo di mentalità, l'avere figli solo quando lo si desidera, o l'avere figli per soddisfare un desiderio, ci ha portato ad avere la legge sull'aborto, una legge che autorizza l'omicidio di un bambino non desiderato o che non rispetta i "canoni minimi dell'accettabilità", spero che tu concordi con me che questo è sbagliato.
Perdonami ma quando citi un pezzo dell'articolo prendi almeno tutta la frase "Nella parte finale dell’articolo si afferma, paradossalmente, che per aumentare la complementarietà tra i sessi bisogna eliminare tutti gli stereotipi fondati sulla differenziazione in base al sesso di appartenenza" questo l'abbiamo scritto per riassumere quest'altro " In attuazione di quanto disposto dal comma 1, i piani dell'offerta formativa delle scuole di ogni ordine e grado adottano misure educative volte alla promozione di cambiamenti nei modelli comportamentali al fine di eliminare stereotipi, pregiudizi, costumi, tradizioni e altre pratiche socio-culturali fondati sulla differenziazione delle persone in base al sesso di appartenenza e sopprimere gli ostacoli che limitano di fatto la complementarità tra i sessi nella società." che riteniamo sbagliato e inadeguato all'educazione scolastica.
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RispondiElimina"0 a 4 anni l’Oms è consapevole che occorre vincere “resistenze basate principalmente su paure e idee erronee”. In effetti, gli appare del tutto normale che ai bimbi da 0 a 4 anni, come leggiamo a pagina 38, si chieda di “trasmettere informazioni” su “gioia e piacere nel toccare il proprio corpo" e "masturbazione infantile precoce”.
Ecco un esempio di malafede o profonda ignoranza. L'OMS si rivolge ai professionisti che hanno a che fare con i bambini, loro devono vincere le resistenze e le paure, mica i bambini. Il documento parla di evoluzione psicologica e spiega che i bambini di quella età scoprono i genitali e iniziano a toccarsi. Si chiama masturbazione infantile, ma non ha niente a che fare con le pippe che si fanno a 14 anni! E' un termine tecnico, che i cattofascisti hanno decontestualizzato e vogliono usare per insultare l'OMS e affermare che vogliono violentare bambini in età prescolare!
Il documento si rivolge agli insegnanti e a chi ha che fare con alunni di quell'età, devono conoscere le fasi dell'evoluzione psicologica e sapere come affrontare certe situazioni senza scandalizzarsi e traumatizzare i bambini. Capisci che il senso del documento è l'esatto opposto di quello che voi propagandate in maniera diffamatoria?
Il problema è che non sapete leggere e lasciate che siano altri a capire il testo per voi. E abboccate a ogni slogan che vi rifilano.
"ddl Scalfarotto introduce un vero e proprio reato d'opinione"
Altra balla clamorosa. Il Ddl Scalfarotto (insuffiente) non crea una norma a sé, ma integra la Legge Mancino che già esiste e prevede aggravanti di pene in caso di reato perpretrato per motivi futili quali la razza o la religione. Scalfarotto fa inserire l'omofobia tra i motivi che aggravano il reato. Non crea un reato ex-novo, inserisce tra i futili motivi anche l'omofobia.
Ora se io e un gruppo di miei amici ti aggrediamo solo perchè sei cattolico e vai a messa abbiamo una pena più grave proprio perchè essa è contemplata nella Legge Mancino. Stessa cosa se ti picchiamo per il fatto che tu sei di colore. Ma se sei gay no, non è previsto un aggravante specifico. Ciò che si dice del DDL Scalfarotto quindi è un'altra bufala che serve solo a seminare il panico tra i polli senza cervello che beccano qualunque cosa si getti loro addosso.
Capisci che sei vittima di una manipolazione, che le tue sono frasi fatti da altri apposta per discriminare chi rivendica solo uguaglianza di diritti? Che i bambini sono strumentalizzati e fatti oggetto di un campagna che demonizza famiglie con genitori omosessuali e li lascia senza tutele?
La famiglia non è in pericolo. Nessuna famiglia corre pericoli per mano degli omosessuali. Anzi, le famiglie (tutte) dovrebbero essere risconosciute e tutelate dallo Stato, non offese da quei politici da quattro soldi in cerca dei vostri voti, da vescovi squilibrati e ignoranti che insultano senza reticenza in nome di una fede che vuole essere assoluta e assolutista.
Se vuoi difendere le famiglie, fallo davvero, non abboccare alle fandonie di chi si approfitta della tua buona fede per arricchirsi.
Ti consiglio di leggerti i libretti unar, quelli che compaiono in una foto nell'articolo.
EliminaL'OMS parla chiaramente di educazione sessuale ai bambini da 0 a 4 anni, altro che! Domanda: come può un bimbo che non ha nemmeno l'apparato genitale sviluppato, sentire tale tema come interessante e importante?
A noi sembra che una tale "preoccupazione infondata" sia dannosa, perché interviene pesantemente e precocemente nella vita di una giovane persona e della sua famiglia: i genitori subiscono un inaccettabile attacco, che riduce la propria autorità in materia di educazione (l'Europa e l'Italia tutelano ancora ciò nelle proprie Carte), attraverso non chiare ragioni scientifiche; non solo, temiamo che sia funzionale all'ipersessualizzazione dell'uomo fin dalla più tenera età: non è difficile immaginarsi lo scenario che ne consegue.
Al di là di quanto posso ritenere giusta la legge Mancino, perché credo che la democrazia debba pagare un prezzo a sé stessa per esistere ed essere vera, ed occorre educare ad essere intelligenti e non abbligare a stare zitti, sottolineo che il DDL Scalfarotto non punisce solo chi crea male fisico e, di conseguenza, introduce un reato d'opinione.
Il fatto che non debba picchiare uno solo perché è cattolico, ha un orientamento omosessuale, non me lo dice la legge ma il buon senso, il cuore e il rispetto umano.
Siamo favorevoli a una disciplina delle convivenze, anche omosessuali, che riconosca i diritti individuali fondamentali, dalla visita in ospedale e in carcere ai diritti relativi all’abitazione, sul modello della proposta Sacconi-Pagano, che parte da una situazione preesistente già favorevole. Però, con Cirinnà e gli altri ddl simili, purtroppo non troviamo una disciplina dei diritti individuali ma una nuova versione di simil-matrimonio.
Grazie del consiglio, continuerò ad informarmi e giudicare secondo Verità, mi auguro che tu faccia altrettanto