“La dichiarazione del Presidente della CEI – prosegue Gandolfini - sottolinea invece la preoccupazione della Chiesa per un disegno di legge che, se venisse approvato così come è, stravolgerebbe l’antropologia e la cultura del popolo italiano. Si tratta della stessa preoccupazione emersa con inequivocabile chiarezza dal popolo delle famiglie nei due appuntamenti del 20 giugno 2015 e del 30 gennaio 2016”.
“Auspichiamo che la prospettiva di un voto in cui potrebbe essere molto limitato il ricorso allo scrutinio segreto, che crea le condizioni per una maggiore libertà di espressione, sproni i Senatori ad una ancora maggiore assunzione della propria responsabilità personale. Il popolo delle famiglie, che segue con attenzione i lavori dell’Aula, ha forte interesse a conoscere per nome e cognome e a guardare in viso chi è disponibile a recepire le sue istanze e farsene difensore e chi invece con pervicacia le ignora”, conclude Massimo Gandolfini.
Roma, 12 febbraio 2016
Comitato Difendiamo i Nostri Figli
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