sabato 19 dicembre 2020

IV giorno della Novena di Natale

 

Il sogno di Giuseppe e il viaggio a Betlemme, tra i mosaici dell'esonartece, 
chiesa di San Salvatore in Chora, Instanbul/Costantinopoli



4° flash della NOVENA di NATALE – “O RADIX JESSE…” - a cura di don Fabio Rosini

https://youtu.be/nzi9IjD3NAE



IV Meditazione tratta da Dieci minuti a Dio, del D’Isné


“Giuseppe partì da Nazaret e salì con Maria in Giudea” (San Luca, II, 4).

In questo viaggio di Giuseppe e Maria studiamo ancora una volta ciò che deve essere il modello del nostro passaggio in questo mondo.

Essi portano con sé solo ciò che è necessario per ricevere bene Gesù.

In mezzo ad una folla impacciata da tutto il bagaglio del lusso e del superfluo, essi camminano liberi da ogni cura di ricchezza, liberi da questa sete di far bella mostra, causa di tanti mali presenti; camminano sotto lo sguardo di Dio, preoccupati solo di piacere a Lui. E noi che camminiamo verso Dio, noi che dobbiamo unirlo a noi mediante la Santa Comunione, prima di possederlo colla morte, come attraversiamo le vie che conducono a Lui?

Innanzi tutto, avvicinandosi la festa di Natale, che deve aprirci il Tabernacolo, - nuova culla del Bambino-Dio – lanciamo lontano il triste impedimento delle nostre colpe; non serbiamo nulla che possa turbare la nostra coscienza; sottomettiamo al Ministro del perdono tutto ciò che può essere una nube, un ostacolo fra Gesù e noi… poi cerchiamo ciò che ci arresta nel cammino, nel progresso, nella perfezione, e sacrifichiamo generosamente questo fardello, questo attacco, questa bagatella!

O mio Dio! Illuminami, fortificami; fa che io veda ciò che vuoi da me e concedimi il coraggio di compierlo. Rendimi umile e semplice dinanzi al mondo, come dinanzi a te.


venerdì 18 dicembre 2020

III giorno della Novena di Natale



San Giuseppe accetta la maternità divina di Maria SS., Spello,
 Chiesa di Sant'Andrea, Affresco di Dono Doni, 1565




18 dicembre - terzo flash della Novena di Natale - "O ADONAI...", a cura di don Fabio Rosini:




Meditazione tratta da Dieci minuti a Dio, Y. D'Isné

"Giuseppe partì per dare il nome insieme a Maria" (San Luca, II, 4).


Maria, recandosi a Betlemme, cioè dove la chiama la volontà di Dio, - in mezzo al tumulto delle folle o nella via solitaria - è il modello del nostro ringraziamento dopo la Comunione. Come Maria, noi portiamo il Signore; sia che attraversiamo le strade popolate o i sentieri silenziosi, noi portiamo nei nostri cuori il grande Sconosciuto. Abbiamo il sentimento dell'onore ch'Egli ci fa, cerchiamo che la nostra mente e il nostro cuore restino fedelmente uniti, durante tutto il giorno, all'Ospite divino che ci ha chiesto asilo; e poi, andiamo dove la volontà ci chiama, andiamo senza temere; siamo noi che lo portiamo, ma è Lui che ci conduce. Ah! essa ci invita tutti a Betlemme, all'abbandono, alla rinunzia, all'umiltà, alla dimenticanza di noi stessi, per trovare solo Gesù! Come la Vergine Maria, siamo raccolti e silenziosi, cerchiamo di passare inosservati. Tutte le preoccupazioni di Giuseppe e di Maria erano solo per Gesù, abbandonando a Dio la cura di tutto il resto.

E noi? perfino ai piedi dell'altare portiamo i nostri pensieri vani, i nostri futili desideri, le nostre egoistiche aspirazioni.

O mio Dio! rifammi. Concedimi di comprendere che io sono quaggiù per servire te, te, mio sovrano Padrone; io sono tuo bene, tua opera, tua proprietà e il tuo servizio fa tutta la mia grandezza. Voglio, mio Dio, come diceva Santa Teresa, voglio occuparmi dei tuoi affari, tu occupati dei miei. Te li affido.






Un Noviziato per le Suore Consolatrici del Sacro Cuore di Gesù


Cari lettori,

 vi segnalo una bella opportunità di offrire un prezioso contributo per la "Buona Battaglia" della Chiesa: le Suore Consolatrici del Sacro Cuore hanno bisogno di aiuto per raccogliere 1.150.000 €, allo scopo di recuperare un ex-Convento dei Cappuccini (costruito nel 1600). Una notizia che porta speranza, a maggior ragione se pensiamo che spesso, in questo particolare periodo della storia, accade il contrario in giro per l'Europa: se le chiese, i monasteri e altri edifici della Chiesa, non vengono venduti a investitori pronti a trasformarle in resort, pub (come in Olanda e Belgio), possono essere date a comunità non cattoliche, come ricordava Giulio Meotti nel 2016:

https://www.ilfoglio.it/esteri/2016/04/27/news/in-belgio-meta-delle-chiese-a-rischio-di-essere-chiuse-o-convertite-95442/

Quindi, proviamo a supportare le sorelle, che con fare benedettino desiderano "riedificare" un prezioso assaggio di Paradiso sulla Terra.


Trovate qui di seguito la lettera che le sorelle hanno realizzato per la raccolta fondi:


"Chi Siamo 

Suore Consolatrici

del Sacro Cuore di Gesù

Nel 2014, quando venne in Italia la prima Postulante americana, fu reso omaggio alla Madonna di Guadalupe, intronizzando la Sua immagine. Da quel momento l’afflusso di giovani non s’è più fermato e ora sono 45 membri in tutta la Congregazione: 26 Professe, 8 Novizie e 11 Postulanti, di 7 diverse nazionalità.

In pochi anni sono aumentate in modo esponenziale e, dato il poco spazio ormai rimasto, pur di non rifiutare le Vocazioni, hanno dovuto mettere letti a castello nelle stanze e letti nel laboratorio e nello studio della Superiora. 

Inoltre altre ragazze chiedono di venire per discernere la Vocazione religiosa, ma non avendo più posti disponibili, urge un luogo abbastanza grande per contenere almeno una ventina di persone, dove cominciare un Noviziato per formare le giovani alla Vita Religiosa.

Le Suore Consolatrici del Sacro Cuore di Gesù furono fondate nel 1961 da P. Basilio Rosati, Passionista, che, nel 1996, poco prima di morire, le affidò alle cure di P. Emanuele du Chalard (FSSPX). La Casa Madre si trova a Vigne di Narni (TR).

La giornata si svolge tra preghiera, studio e lavoro. Si occupano di gestire Cappella, casa e giardino; di formare Novizie e Postulanti; di praticare cucito, ricamo e pittura; insegnano il catechismo ai bambini; si prendono cura delle persone anziane della loro casa di riposo e visitano le persone bisognose del paese.

Nel 2006, la Provvidenza ha dato loro un nuovo apostolato in India con un orfanotrofio. Con l’aiuto di benefattori di tutto il mondo, fu costruita una struttura veramente notevole, che ospita un centinaio di persone. Le 7 Suore indiane si dedicano instancabilmente all’educazione di bambine e ragazze orfane e alla cura di persone anziane, spesso trovate sulla strada in stato miserevole.

Dopo innumerevoli preghiere e lunghe ricerche, San Giuseppe ha fatto una grandissima grazia facendo trovare un ex-Convento di Cappuccini (costruito nel 1600), con 30 camere e 5 ettari di terreno recintati, a 40 minuti da Vigne, con struttura ottima, restaurata nel 2000. Purtroppo non essendo occupato da cinque anni, il convento ha subito degli atti teppistici: grondaie e canale strappate e rubate, quadri elettrici e idraulici danneggiati, vetri rotti, ecc.

Il costo proposto di 1.150.000 € è inaccessibile per la Comunità che vive abbandonata unicamente alla Divina Provvidenza.

La Comunità si rivolge quindi a Voi, cari Benefattori, per chiederVi se potreste essere strumento nelle Mani di Dio per offrire, alle Sue future Spose, un posto dove poter imparare nel silenzio, nell’obbedienza e nella carità fraterna, come essere vere Religiose, che consolano il Cuore di Gesù, diffondendone nel mondo la devozione.

Le Suore assicurano un posto speciale nelle loro preghiere e offerte quotidiane".


Come aiutare?

O seguendo il link al sito che le sorelle hanno realizzato:


https://www.consolatricidelsacrocuore.it/#lp-pom-block-14


Oppure usando direttamente le coordinate bancarie:


Ass.ne Suore Consolatrici del S.

Cuore di Gesù onlus

Via Flaminia Vecchia, 20

05035 Vigne di Narni (TR)

Tel. 0744 796406

e-mail: consolatrici@gmail.com

Intesa San Paolo

IBAN: IT45 C030 6972 7101 0000 0005 705

BIC: BCITITMM

Causale: Donazione per il convento





giovedì 17 dicembre 2020

II giorno della Novena di Natale

 

Maria e Giuseppe in viaggio verso Betlemme per il censimento, 

parte del ciclo di affreschi della chiesa di Santa Maria Foris Portas a Castelseprio (Varese), 

VI-X secolo, anonimo.



17 Dicembre - 2° flash della NOVENA di NATALE – “O SAPIENTIA…” - a cura di don Fabio Rosini: 

https://youtu.be/Mr3PJUw2G2I



II Meditazione tratta da Dieci minuti a Dio, Y. D'Isné


"E tutti andavano a dare il nome, ciascuno nella sua città d'origine" (San Luca, II, 3).

Meditiamo ancora una volta l'abisso che separa i figli di Dio dai figli degli uomini, e vediamo quale errato giudizio regna in questo mondo, intorno agli uni e agli altri. Cesare crede di essere il solo e sovrano promotore del movimento universale, e si compiace in questa generale espressione della sua potenza.

I cortigiani che vivono all'ombra del trono, i governatori che trasmettono e fanno eseguire l'ordine imperiale, i dotti, i potenti, i ricchi, i poveri, commentano, biasimano o lodano, - sempre dal punto di vista terreno, incompleto, oscuro, - questa decisione del monarca. Gli abitanti di Betlemme si rallegrano, pensando che la città di David riprenderà vita, movimento, e accrescerà le sue ricchezze, essendo numerosi quelli che le devono la loro origine. L'interesse, l'orgoglio, la vanità, ecco i moventi degli uomini di quel tempo, ecco la fioca luce che illumina le loro intelligenze e dirige i loro giudizi.

E noi, per quanto facciamo, come siamo imbevuti di questi pregiudizi! Noi crediamo dominarli, giungiamo perfino a professare di non farne alcun conto, ci diamo pose esteriori che affermano che ne siamo emancipati. Scrutiamo sinceramente i nostri cuori; interroghiamo la nostra coscienza: nella pratica della vita ci accorgeremo di rendere un perpetuo omaggio a ciò che abbiamo giurato di disprezzare.

Le pompe e le vanità del mondo, l'interesse personale o collettivo, ci affasciano, ci dirigono, ci assorbono al punto da farci deviare continuamente della via che ci siamo sinceramente scelta: Dio, il suo servizio e la sua gloria!

O mio Dio, illuminami dei tuoi celesti lumi, perché tu sia tutto per me.



mercoledì 16 dicembre 2020

In preparazione del Santo Natale: l'inizio della Novena

 

Storie della Vergine: il viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme, 

Basilica di San Marco, Venezia


Cari lettori,

per prepararci bene al Santo Natale - con oggi siamo in Novena - vi proporrò ogni giorno, fino al 25 dicembre, una meditazione e un video.

La prima è tratta da "Dieci minuti a Dio" del D'Isné. Si tratta di un libro difficile da trovare - pubblicato da Marietti nel 1944 - ma che meriterebbe una bella ristampa, a causa delle preziose meditazioni quivi contenute; il secondo proviene dal cuore di don Fabio Rosini, celebre sacerdote romano e padre del percorso catechetico dei "10 Comandamenti".

Buona lettura e buon ascolto!


Meditazione per il I giorno di Novena

"Anche Giuseppe partì da Nazaret con Maria" (San Luca, II, 4)".

Uniamoci ai pensieri e alle preghiere di questi due viaggiatori. Ascoltiamo le loro parole.

Essi adorano il Verbo, annientato, velato, sperduto in questa folla rumorosa, ignorata da tutti; e, nei loro cuori ardenti e fedeli, la preghiera è tanto più fervente, in quanto sono soli a conoscerlo e a rendergli omaggio.

I loro pensieri non sono che una meditazione ininterrotta del mistero di cui serbano il segreto; e le loro parole, rare e pronunciate a voce bassa, hanno per oggetto il Bambino affidato alla loro pia devozione. Essi sono investiti della confidenza divina e vi corrispondono con tutto l'amore del loro cuore.

E noi?... Dopo la Santa Comunione, non portiamo nei nostri cuori il Dio nascosto, sconosciuto, ignorato? E questa ignoranza, questa sconoscenza, quasi universale, ci turba e ci rende tiepidi. Siamo colpiti dall'indifferenza generale: Giuseppe e Maria vi trovano un nuovo alimento alle loro adorazioni, mentre essa, per noi, è come uno scandalo o una scusa della nostra tiepidezza e delle nostre negligenze. Chiediamo a Giuseppe e a Maria una fede viva che dia interamente a Dio, che ci leghi a Lui più fedelmente, che mai ce ne allontaniamo, allorché la voce dei bestemmiatori, degli apostati, degli increduli giunge fino a noi. Ah! se potessimo riparare le loro colpe, soffocare i loro clamori, aver tanto zelo nel ricondurre i traviati, quanto ne spiegano essi per perderli! Almeno che il fervore del nostro ringraziamento consoli il Dio nascosto, che si affida a noi.

O Signore! O Gesù! Più i cuori saranno freddi, increduli, ribelli, più io ti amerò!.


Ed ecco il link al video

https://youtu.be/a50TRc1IQIk


Qual è l'origine della Novena di Natale?

Essa è una preghiera che - sebbene non sia riconosciuta "ufficialmente" dalla Chiesa - è ben raccomandata, oltre che fortemente praticata in questo periodo dell'anno dal popolo cattolico.

Le origini della stessa risalgono al 1720, quando venne eseguita per la prima volta in una casa di missionari vincenziani di Torino nel periodo di Natale. Tra i maggiori promotori di questa serie di orazioni ci fu Gabriella Marolles delle Lanze, marchesa di Caluso. A seguito della sua conversione, nel periodo in cui frequentava la chiesa dell’Immacolata Conzezione (progetatta da Guarino Guarini, in Via Arsenale 20) ascoltò questa Novena e ne restò particolarmente colpita. In procinto di morte stabilì nel suo testamento che si recitasse a ogni Natale questa serie di orazioni, così tramandandola anche alle generazioni successive.