sabato 25 febbraio 2017

Cappellano militare: Le braccia del Padre

Solo i bambini sono capaci di correre verso le braccia spalancate davanti a loro, senza voler sapere preventivamente quale garanzia offrano.

Un bambino ama per capire.

Un adulto spera di riuscire a capire se davvero valga la pena amare.

Non è una semplice inversione di verbi: è la più pericolosa sovversione dell'umano, il punto più distante dalle braccia del Padre.


Don Carlo Pizzocaro

venerdì 24 febbraio 2017

Cappellano militare: La sufficienza non basta a nessuno

È una buona norma quella che non basta a se stessa, dunque è obbediente chi vede nella legge non un traguardo, ma una scala. 

La vita ha bisogno di regole, perché la sufficienza va custodita, ma la sufficienza non basta a nessuno. 

Obbedienza è rispettare la legge, anche nella sua insopportabile durezza, così da lasciarci spaccare la roccia che imprigiona il cuore, impedendoci di salire fino alle profondità del Cielo. 

Guai a non avere regole, ma guai a pensare che ci bastino; guai a non coltivare il senso del dovere, ma guai a pensare che la vita stia nel dovuto più che nel gratuito. 

Ulteriore consiglio per la Quaresima: scrivi i tuoi doveri, quelle cose che garantiscono la tua sufficienza con Dio, con i fratelli e con te stesso; verifica di metterli in pratica ogni giorno e, giunto a Pasqua, lascia che il desiderio, custodito e riacceso dal dovere, ti porti in alto verso Dio, verso i fratelli, verso la verità di te stesso.


Don Carlo Pizzocaro

giovedì 23 febbraio 2017

Cappellano militare: Una dolorosa amputazione

Non è una piacevole catarsi, ma una dolorosa amputazione; non è un distaccato allontanare l'estraneo, ma un viscerale privarsi di ciò che è mio.

Questa la vera drammaticità della lotta contro il peccato, che, si attacca alla nostra carne attraverso la forza travolgente del fascino.

Eliminare il peccato non è questione di buoni propositi, ma è un versare sangue e piangere dolore: il peccato si vince solo con il sacrificio, sapendo bruciare qualcosa di mio, finché ne rimanga solo cenere.

Chi non brucia non lotta, chi non versa sangue non sopravvive, chi non piange non vince.

Chissà se i confessionali smetteranno di essere luogo di sedute psicologiche e torneranno ad essere campo di battaglia, così da trovarvi non un centro benessere ma la porta della Salvezza.


Don Carlo Pizzocaro

mercoledì 22 febbraio 2017

Cappellano militare: Chi è Gesù?

«Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e per goderlo poi nell'altra in paradiso» [Catechismo S. Pio X].

Conoscere LUI è la ragione prima del nostro camminare, perché senza LUI all'orizzonte siamo semplicemente alcuni dei tanti dispersi.

Molte domande ci poniamo e poniamo a LUI mossi dalla Fede, ma troppo spesso dimentichiamo quella fondamentale: CHI È GESÙ??

Perché è solido come roccia solamente il cammino che sia fondato anzitutto sull'identità di Cristo.

ConoscerLo significa frequentarLo (Sacramenti), studiarLo (Rivelazione), riconoscerLo (Santi). Senza questi passi non potremo mai amarLo e nemmeno servirLo.

Piccolo proposito quaresimale: ogni sera rispondi alla domanda “CHI È GESÙ?” e annota la risposta su un quaderno. Giunti a Pasqua magari avrai qualche fioretto in meno all'attivo, ma l'incontro con il Risorto ci cambierà la vita, perché sarà finalmente l'incontro con l'Amico più caro.


Don Carlo Pizzocaro

martedì 21 febbraio 2017

Cappellano militare: Chi non serve non serve

Chi incontra Cristo ha gli occhi più grandi, perché solo in LUI si spalanca il vero orizzonte della vita.

Ai discepoli che calcolano la grandezza con misure insufficienti, Gesù rompe i confini del "tra di loro", offrendo l'ampiezza del "tutti". «L’orizzonte di Gesù è sempre una proposta per la vita quotidiana [...], una proposta che fa sempre sì che la quotidianità abbia un certo sapore di eternità» [Papa Francesco].

L'eternità è un piccolo seme, che richiede al contempo le mani delicate e servizievoli di ciascuno, per essere piantato e custodito in un terreno grande quanto l'umanità intera.

Io piccolo, LUI immenso: solo gli occhi grandi possono capirlo.


Don Carlo Pizzocaro

lunedì 20 febbraio 2017

Radio Monte Grappa: Gandolfini: “Inchiesta Iene interroga sul ruolo dell’Unar. Governo intervenga!”

“Siamo indignati e offesi di fronte alla notizia del finanziamento da parte dell’UNAR di un’associazione gay che organizza serate con sesso a pagamento, così come emergerebbe dall’inchiesta del programma ‘Le Iene’ che andrà in onda questa sera. È un fatto scandaloso ma che, purtroppo, non ci coglie di sorpresa: sono anni che denunciamo come nel nostro Paese sia in atto una strategia che vuole demolire quei valori morali su cui è stata costruita la nostra civiltà, cominciando dalla famiglia naturale. Già nel 2012 venne organizzato l’ignobile tentativo di introdurre l’educazione gender nelle scuole, con libretti costati 20mila euro, e che la nostra azione ha fermato”. Afferma Massimo Gandolfini, presidente del Comitato promotore del Family day.

“Chiediamo al Governo perché l’UNAR, nato per contrastare le discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica – e ce ne sarebbe tanto di lavoro da fare! – debba ficcare il naso in temi delicatissimi come l’educazione all’affettività e alla sessualità nella scuola, tema di competenza quasi assoluta della famiglia. Esortiamo il Governo ad annullare l’accreditamento alle 29 associazioni LGBTQ, cui venne affidato il compito di scrivere la strategia educativa a favore della cosiddetta identità di genere. Siamo convinti che il caso in questione è solo la punta visibile di un sommerso ove si pratica ogni tipo di prostituzione” prosegue Gandolfini.

“È colpevole e allarmante la superficialità con la quale si maneggia il denaro pubblico, questi 55mila euro si sommano ai 20mila già assegnati ai libretti gender, quando per il sostegno alla disabilità scolastica non sono mai sufficienti i fondi assegnati” aggiunge ancora Gandolfini.

“Facciamo un grande appello alle famiglie italiane: aiutateci a difendere i vostri Figli e la bellezza della loro innocenza, da chi ha programmi ed interessi, più o meno dichiarati, che mirano a distruggerla” conclude Gandolfini.


Roma, 19 febbraio 2017
Comitato Difendiamo i Nostri Figli

Cappellano militare: Ma tu ci credi?

Che soluzioni avranno proposto i discepoli?

Quali risposte avranno offerto alla domanda straziante di un padre?

Quali mezzi avranno approntato per curare il male che assedia la sua vittima?

Certamente cose belle e sante, ma insufficienti.

Gesù è meno fantasioso di loro nel presentare la cura, ma certamente più audace. LUI porta la domanda fondamentale e fondamentalmente scomoda: «Ma tu ci credi?».

La guarigione è arte del mendicare la Fede, non del recitare formule. «Credo; aiuta la mia incredulità!»: qui sta tutta la vita e la missione del discepolo, tutto il resto è roba da spacciatori di formule in cui nessuno crede più, forse nemmeno noi.

«Ma tu ci credi?»


Don Carlo Pizzocaro

domenica 19 febbraio 2017

Dispaccio: L'importanza di imparare dai maestri: Essere direttori delle testate locali al tempo di internet

Dopo la conferenza di dicembre con il giornalista di Tempi Rodolfo Casadei, alla sede Movimento Cristiano Lavoratori, continuano gli incontri di studio del blog La Baionetta a Torino. Questa volta l'incontro si terrà presso il prestigioso Centro Studi San Carlo, Via Monte di Pietà 1, lunedì 27 febbraio, ore 18. In veste di autorevoli relatori interverranno due giornalisti e direttori piemontesi: Marco Margrita e Patrizio Righero. Titolo e tema della serata: “Essere direttori delle testate locali al tempo di internet”.

Partendo dalla propria esperienza professionale i due ospiti proporranno delle riflessioni sull'importanza e il futuro del giornalismo “territoriale”. Missione/attività che permette a chi seriamente l'abbraccia di contribuire all'edificazione di piccole patrie del senso comune – inteso con il significato alto che San Tommaso e Chesterton davano ad esso – ove è fondamentale essere concreti, giacché radicati in una data realtà, stare ai fatti oggettivi, raccontare la verità senza mistificazioni, manipolazioni. Ciascun uomo chiede questo nel profondo del proprio cuore, contro l'attuale periodo storico così fortemente caratterizzato da menzogne vere e proprie (altro che fake-news), pensiamo a quelle pseudo-teorie che negano l'esistenza di uomo e donna, l'importanza per un bambino di avere madre e padre, che sostengono che i cattolici sono un male per la società. Inoltre, i due direttori racconteranno anche come lo strumento internet, se usato bene, possa diventare importante per connettere quelle piccole patrie a un contesto più ampio. Solo così il mestiere del giornalista potrà diventare, a livello locale e oltre, un'appassionante avventura per la difesa e la promozione di principi che rendono la vita umana più bella. Il giornale, la redazione, di conseguenza si trasformerà in un punto di riferimento, perché il racconto della vita di un territorio, dà una precisa e forte (come le montagne) visione della realtà e della storia. Che fa bene a tutti, credenti e non.

Incontro che sicuramente soddisferà tutti coloro che desiderano approfondire in modo non banale e avvincente una delle questioni più attuali. Incontro che realizza il desiderio degli organizzatori di non rimanere solo sul web, ma di rendersi una buona presenza incontrabile pure nella società civile torinese. Per ricordare il vero, il buono e il bello della realtà.

Marco Margrita vive tra Giaveno, Pinerolo, Torino e Roma. È esperto di comunicazione, consulente editoriale per Echos Group, membro del cda della fondazione romana politico-culturale Europa Popolare, legata al Partito Popolare Europeo e al MCL, dirige la comunicazione di Dai-impresa, gruppo di Aziende, Imprenditori, Professionisti, Artigiani e Commercianti radicati a Torino e nella sua Prima Cintura, Val Susa Val Sangone e Pinerolese; cura la comunicazione per alcune importanti realtà del Terzo Settore; conduce con Luca Calcagno, l'approfondimento giornalistico a Radio Italia Uno, dopo aver condotto con Maurizio Berta la trasmissione "Il Sasso nello Stagno", prima su Radio Dora poi su Susa Onda Radio; ha collaborato e collabora con importanti testate locali e nazionali come Vita Diocesana Pinerolese, La Valsusa, il settimanale Tempi, ed è direttore de La Pietra Nello Stagno, giornale online canavesano, di 2006piùMagazine e de Il Monviso, mensile e settimanale storici del Piemonte.

Patrizio Righero dirige Vita Diocesana Pinerolese, la “voce” ufficiale della Diocesi di Pinerolo. Una vera eccellenza territoriale. Così descritta in un capitolo della pregevole opera Il settimanale diocesano questo sconosciuto, edito per i tipi della Libreria Editrice Vaticana, a cura di don Giorgio Zucchelli già presidente della Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) dal 2005 al 2010: “Fondata nel febbraio 2009, è la prima free press cattolica del Piemonte (terza nella Fisc), distribuita gratuitamente in 15.000 copie nel territorio della diocesi. È nata per volere del vescovo Pier Giorgio Debernardi come supplemento alla trimestrale “Rivista diocesana Pinerolese” allo scopo di riequilibrare il settimanale locale “L’eco del Chisone”, nato diocesano, ma resosi praticamente indipendente negli ultimi tempi (da anni la Chiesa di Pinerolo cede in affitto la testata alla cooperativa che lo gestisce). Inoltre, Righero ha alle spalle numerose collaborazioni con Avvenire e pubblicazioni presso le case editrici Effatà e Marco Valerio.

"La Baionetta" non è un'associazione, ma un piccolo e vitale blog nato dal cuore (inteso biblicamente) di 4 amici universitari e lavoratori – un poco 'inklings e monaci benedettini' – affezionati a Giussani, Tolkien, Chesterton, Péguy, Gustave Thibon e non solo. Il gruppo sta allargandosi grazie alle tante persone che raggiungiamo, che ci sostengono con la Preghiera e i consigli, alle collaborazioni preziose che sono nate nei mesi scorsi.