giovedì 23 novembre 2017

Obice: Le Fake News di Gian Antonio Stella: l’aborto è cattivo solo sui bersagli sbagliati

La mia reazione agli articoli della stampa mainstream, in particolare a quello di Stella



L’altro ieri è apparso sul Corriere della Sera un editoriale di Gian Antonio Stella a proposito degli aborti selettivi che avvengono a numeri impressionanti in numerose parti del mondo.

Ovviamente, in ossequio a tutti i dogmi del politicamente corretto, lo spirito dell’articolo non è una denuncia tout-court del problema aborto (e ci mancherebbe, il giornalaccio massonico per eccellenza non può permettersi certe uscite) ma solo degli aborti quando colpiscono le bambine in base ad una scelta sul sesso del nascituro.

L’aspetto inquietante di tutto questo è che passa in cavalleria un fatto fondamentale: l’aborto è sempre selettivo. È così perché si sceglie di far sopravvivere un essere umano o no, e in base alle più disparate motivazioni (sesso, malattie, vacanze programmate dai potenziali genitori, ecc.).

Viene quindi da chiedersi: l’aborto “selettivo” non va bene per quale motivo? Solo perché uccide le bambine? Questa motivazione non sta in piedi, è un chiaro corto-circuito del pensiero liberal. Sarebbe come ammettere che esistono umani di serie A e umani di serie B, e gli stessi liberal chiamano questa teoria razzismo. Chiaramente sono tutti razzisti meno che i liberal, ma in questo caso sembrerebbe proprio il contrario.

L’articolo porta come argomenti alcune delle peggiori scuse reperibili sul mercato. Nell’ordine, i colpevoli della situazione sarebbero:

- lo shopping (non scherzo, c’è scritto per davvero!);

- le barbariche tradizioni patriarcali (e ti pareva, il povero Patriarcato è chiamato in causa anche quando non c’entra niente. Mi ricordo che un tempo non si poteva abortire proprio per colpa sua, ma si sa, i tempi cambiano e i cervelli funzionano sempre meno);

- la “cultura dello scarto” su cui martella Papa Francesco (notiamo con piacere che al Corriere sono diventati più papisti del Papa: evidentemente ci sono svariati Cardinali abbonati, e una lisciata al Vaticano fa sempre comodo). Ecco, forse questo è l’unico motivo vero, ma è riportato per puri fini ideologici, per far combaciare la narrativa a qualcosa che è per forza autorevole perché l’ha detto il Papa.

Si procede poi ad elencare le cifre della strage (chiamata anche “gendercidio”, con Dante che nel frattempo si starà rivoltando nella tomba), e comunque vengono riportati dati inesatti per numerosi motivi: riguardano solo un sesso (come già detto), e non tengono assolutamente conto di tutte le possibilità di aborto offerte dalla modernità. Infatti, gli aborti causati dalle pillole non sono mai stati conteggiati da nessuno finora, e soprattutto tantissimi aborti avvengono in posti dimenticati dall’umanità (dove nessuno si premura di fare statistiche).

Tuttavia, nonostante l’articolo di Stella trasudi ideologia, banalità e falsità da tutti i pori, è comunque utile a mettere a fuoco una questione fondamentale: la vittima dell’aborto è la più innocente in assoluto, ed è vittima in quanto “non corrispondente” alle aspettative della società malata in cui viviamo.

A tale proposito, voglio fare una domanda agli esponenti della lobby LGBT. Supponiamo, come dite voi, che l’omosessualità abbia cause di tipo biologico-genetiche, e che quindi sia un dato di natura di cui farsene una ragione. Supponiamo anche che venga inventato un test diagnostico per il periodo di gravidanza, in grado di determinare se il feto sarà omosessuale. Con chi credete che se la prenderanno da quel momento in poi? Attendo risposte (anche se non credo che arriveranno, ma pazienza).

Infine, questo caso ci dimostra come, aperta una falla, prima o poi venga giù tutta la diga. E, caro Gian Antonio, ormai è tardi per raccattare i cocci dei danni fatti dalla tua generazione in tal senso.

C’è Uno solo che raccatta tutti i cocci e ci fa i capolavori: Gesù Cristo.





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